Il Catania sull’ottovolante. Non ci sorprende che i rossazzurri catanesi abbiano inanellato otto vittorie consecutive, perché vista la forza di quest’organico, la presenza – forte – della società e una dirigenza attenta e la meticolosità dello staff tecnico, questo è l’unico risultato perseguibile, in una categoria dilettantistica. Se da una parte vincere non è mai facile, dall’altra è giusto riuscirci quando si investe parecchio e si è per distacco i migliori. Nulla comunque è ancora stato conquistato, la stagione è lunga e ciò che non accadere è abbassare la concentrazione.
Non ci sembra sia nelle corde di questo Catania allentare la presa. Anzi, anche la partita di ieri a Paternò lancia un segnale inequivocabile in tal senso. Dopo due reti messe a segno nel primo tempo, la squadra non ha mollato la presa sul match, andando in controllo del risultato e affondando altri due colpi nel finale di gara, con i subentrati che hanno sempre voglia di fare bene per convincere l’allenatore a puntare maggiormente su di loro.
Tatticamente e mentalmente la squadra si è calata nella categoria, non rinunciando però alla qualità. Del resto i calciatori che compongono la rosa del Catania di qualità ne hanno da vendere. Su tutti, ancora una volta, si segnalano le grandi prestazioni di Rapisarda, Lorenzini, Lodi, Sarno e la verve realizzativa di Jefferson capace di timbrare per la quarta volta il cartellino, nonostante abbia disputato soltanto scorci di gara.
Con il Paternò è stata una festa di sport, come si sperava alla vigilia. I padroni di casa nonostante la sconfitta hanno potuto comunque abbracciare la tifoseria catanese, augurando proprio al Catania una pronta risalita nei campionati che gli competono.
La corsa rossazzurra è soltanto all’inizio, il club vuole scrivere la storia, sin dai primi capitoli del suo corso alle pendici dell’Etna.
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