L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
Se Ferraro è riuscito a capitalizzare il massimo dal suo gruppo finora, “è merito di fattori che funzionano. Meccanismi studiati e non ancora perfezionati, a testimonianza che si può fare anche di più: giocare, segnare e divertirsi”. Il quotidiano locale evidenzia gli elementi che stanno facendo la differenza, a cominciare da “punizioni, rigori e calci d’angolo. Il Catania lancia molti dei suoi acuti in contesto di palla inattiva, frutto di abili interpreti (Lodi su tutti) capaci di dare la scossa ad ogni occasione utile”. Basti pensare che “tre dei quattro vantaggi dell’Elefante in questa stagione sono nati da situazioni di palla da fermo”.
“I rossazzurri costruiscono molto, concretizzando con tutte le soluzioni possibili”. C’è, inoltre, “il dato sottolineato dal tabellino: il Catania sblocca la partita subito, incanalando così su binari più che positivi la partita. In tutte e quattro le giornate, i rossazzurri si sono portati in vantaggio nel primo quarto di gara”.
Il Catania “segna con regolarità e tempestività, fattore che denota anche un approccio idoneo, indipendentemente dall’avversario. Sul cinismo qualche correttivo va trovato, al fine di non soffrire fino al triplice fischio, ma sulla bilancia degli elementi la celerità per la via del gol ha consegnato una fetta importante dei dodici punti fin qui messi in tasca”.
E c’è un altro fattore. “Ferraro parla di una squadra composta solo da titolari: ad oggi il suo organico gli dà ampiamente ragione. Nove interpreti in rete in quattro gare, tre di questi da subentrati, segno che il tecnico sa certamente chi gettare nella mischia” e il Catania “trova la via del gol con più calciatori”.
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