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“Il tifo ha già vinto, ma non c’erano dubbi di fronte alle 15mila presenze assicurate, oggi, al Massimino. Sembra Catania-Inter – si legge –, con il dovuto rispetto sarà Catania-Castrovillari. Poco importano avversario e categoria, per il momento. C’è da risollevarsi dopo fallimento e rinascita”.
Per lo spettacolo “ci sarà tempo per giudicare, anche se il successo sulla Vibonese è stato condito da lampi di bel gioco”. L’importante è che i rossazzurri “riescano a trascinare la città lontano dalle paludi di una Serie D affascinante, combattuta, a tratti anche rissosa, ma che al Catania e alla città sta strettissima”. Come dicono Grella, Carra, Laneri, Biagianti “si deve volare basso, ci si deve immedesimare in un clima rovente e rozzo”.
Sarà “un esame continuo prima del finale di stagione che tutti si augurano generoso di celebrazioni. Per ora è tempo di sudare e di correre. E il Castrovillari dei giovani corre come non mai”. La differenza “la farà il pubblico. Fino a ieri sera gli abbonamenti venduti erano 11.420, con ben 2.800 tagliandi per la singola partita acquistati al botteghino. Le due curve erano sold out. Cifre astronomiche… portare questa massa enorme allo stadio non è impresa da poco”.
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