Solo due presenze in Serie A (contro Inter e Bologna) ma emozioni vere, quelle provate da Andrea D’Amico con la maglia del Catania. L’ex centrocampista rossazzurro, ospite della trasmissione ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, ha focalizzato l’attenzione proprio sulla squadra dell’Elefante, soffermandosi anche sul terzino Francesco Rapisarda, amico fraterno e grande protagonista:
“La squadra è stata costruita in netto ritardo, eppure la dirigenza ha allestito un organico di spessore. Bravo il direttore Laneri accompagnato da Arena, avendo formata una rosa formata anche da giovani maturi e di personalità. Diventa fondamentale avere un gruppo importante come quello del Catania ed in cui tutti remano in un’unica direzione, giovani e meno giovani”.
“Rapisarda? Fin da giovane a Cosenza ha sempre fatto bene, giocatore molto attento, pronto a sacrificarsi anche in ruoli non suoi. Era un grande già da piccolo, sta portando a Catania la sua esperienza maturata in giro per l’Italia andando a giocare in piazze blasonate come Trieste e San Benedetto del Tronto, dove è stato il capitano. Il suo ritorno mi ha fatto davvero molto piacere perchè io lo vedo come un fratello e lui sperava di tornare a Catania. Se lo merita, sente il peso della maglia addosso e dà il massimo, sa di dovere sudare i colori rossazzurri per portarli in alto. E’ un professionista serio. Con Sarno, poi, hanno già giocato insieme a Trieste e riescono a trovarsi a meraviglia, sa come gli mette il pallone, effettuano giocate codificate”.
“La maggior parte dei calciatori continuano a vivere a Catania perché la città trasmette tanta passione. Quando i tifosi vedono che dai tutto per la maglia, ti fanno sentire a casa e difficilmente poi lasci la città. La regola relativa agli Under in Serie D? Deve giocare chi merita di farlo, a prescindere dall’età. A proposito degli Under del Catania, stanno dimostrando di sapere reggere una certa pressione”.
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