CARRA: “Ipotesi permanenza a Ragalna fino a dicembre. Su acquisto maglie, stadio, Nesima e Torre del Grifo…”

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foto Catania FC

Ai microfoni di Telecolor, nel corso della trasmissione sportiva ‘Corner’, l’Amministrazione Delegato del Catania Luca Carra approfondisce alcuni temi importanti che riguardano il progetto Catania. Riportiamo di seguito le parti salienti dell’intervento del dirigente rossazzurro:

“Catania ci sta trasmettendo entusiasmo. A tutti i livelli. Dalle istituzioni ai tifosi, passando per gli sponsor si avverte questa voglia di ricominciare e la fiducia attribuita nei confronti di una proprietà che ha tanta voglia di fare. Cerchiamo di essere una società chiara, trasparente, senza fare proclami. Noi stiamo facendo le cose parlando poco, perchè prima ci interessa farle e poi dirle. Abbiamo ben chiaro l’obiettivo della proprietà e stiamo facendo tutti i passi che riteniamo necessari. Questo credo che dia credibilità nei confronti dei tifosi. Se hai un unione di intenti tra la tifoseria, la città e la società sportiva si possono ottenere tantissimi risultati”.     

“Quando saranno disponibili le maglie per i tifosi e dove sarà possibile acquistarle? Stiamo lavorando da un mese per l’apertura di un negozio in centro che ormai dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. E’ in fase di realizzazione un sito di e-commerce, spero che entro fine ottobre o primi di novembre si possa cominciare ad acquistare le maglie. Nuovo pullman? Adesso non è una priorità ma lo abbiamo considerato per il futuro, non credo quest’anno”.  

“Settore giovanile? Quest’anno abbiamo potuto fare il minimo indispensabile sia per una questione di tempi, perchè dovevamo concentrarci sulla prima squadra, sia per la indisponibilità dei campi di allenamento. Ci lavoriamo perchè è uno degli asset fondamentali che vorremmo sviluppare in maniera importante. Già l’anno prossimo ci stiamo preparando per ampliare il numero di squadre delle giovanili”.                

“Nuovo stadio? L’intenzione del nostro presidente è di realizzare un progetto importante ma oggi è prematuro. Dobbiamo ancora parlarne perchè dipenderà da tanti fattori. Io sono dell’idea che lo stadio debba essere collocato all’interno della città perchè va vissuto. Ad esempio il calcio inglese ha gli stadi nei quartieri perchè diventa la casa di una comunità. Credo che lo stadio nel quartiere Cibali abbia un significato per tutti i tifosi del Catania. Secondo me la squadra deve rispecchiare anche i valori della città, perchè il tifoso deve vivere la squadra, espressione del territorio. Noi come società stiamo partecipando a varie iniziative, credo sia un modo corretto per inserirsi nel tessuto cittadino e ringraziare per l’entusiasmo ricevuto cercando di restituire qualcosa alla città”.  

“Nesima? Speriamo di aggiudicarci il bando, abbiamo già fatto un progetto di ristrutturazione importante sul campo di Nesima che dovrà diventare almeno inizialmente il terreno di allenamento sia per la prima squadra che per il settore giovanile, che già è lì. Sui tempi dei lavori bisogna vedere quando il bando sarà aggiudicato. Poi credo, ma è un’ipotesi, che almeno fino a dicembre resteremo a Ragalna. Lavori al ‘Massimino’? Ho avuto garanzie sia dal Comune che dalla società che ha vinto l’appalto che non verranno intaccate le disponibilità dei posti. Ci sono tanti lavori da effettuare, nel corso dell’anno faremo tutti quei lavori che si possono realizzare tra una partita e l’altra non chiudendo alcun settore. Il rifacimento del terreno, invece, ad esempio si farà a fine stagione. Ci auguriamo nel giro di 10-15 giorni di poter trasferire gli uffici all’interno dello stadio perchè siamo ancora girovaghi tra gli alberghi non avendo una sede ufficiale. E poi vivere lo stadio tutti i giorni sarebbe importante anche a livello di immagine per la società”.  

“Torre del Grifo? Adesso è chiusa da sei mesi e non so in quale stato sia. So che i catanesi sono molto affezionati alla struttura. Stiamo aspettando la perizia. Il presidente e vicepresidente, a differenza mia, avevano visitato Torre del Grifo ma non abbiamo in questo momento le informazioni necessarie per capire se l’investimento è fattibile. Attendiamo di conoscere il valore che la Curatela dà al centro sportivo, non sappiamo poi quali sarebbero gli interventi da effettuare per ripristinarlo e dovremmo valutare quali siano i costi di gestione. Probabilmente ci sarebbe da lavorare anche per ampliarlo, se penso ad esempio che per sviluppare un settore giovanile importante quattro campi a disposizione sono pochi. So che i catanesi sono molto affezionati alla struttura”.

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