CANIGLIA: “Catania, obiettivo crescita a lungo termine. Ci stiamo radicando nel territorio. Possono aprirsi opportunità per rilanciare la Sicilia”

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Giovanni Caniglia, consigliere d’amministrazione del Catania SSD, ai microfoni di Radio Studio Centrale, nel corso della trasmissione ‘Cataniamente’, si sofferma sulle ragioni che hanno spinto il Gruppo Pelligra ad investire alle falde dell’Etna, soffermandosi sulla validità e consistenza del progetto.

“Sapevamo che Catania fosse una piazza importante e storica del calcio italiano, ma l’accoglienza del popolo catanese è stata davvero sorprendente – le parole di Caniglia –. C’è un Presidente come Pelligra ed un gruppo di professionisti formato da persone serie, diverse dal passato, con l’obiettivo di fare crescere a lungo termine questo club”.

“Rilevare il Catania? Quest’operazione avremmo dovuto farla prima. Noi dal 2018 parlavamo della possibilità di acquistare una società calcistica italiana, purtroppo il Covid ci ha ostacolato per due anni. A Brescia abbiamo fatto tanto lavoro presentando vari progetti, ma lì c’è un Presidente che ha un modo di gestire il calcio a modo suo, un pò dell’altro secolo, non come il nostro. Nel frattempo c’erano tante altre piazze che stavamo valutando. A febbraio scorso siamo partiti in aereo con Ross per considerare altre opzioni. A marzo ancora non si parlava di Catania, poi nel mese di maggio ci fu un incontro a Melbourne a cui parteciparono Bresciano, Grella e Pelligra. In quella occasione nacque l’idea del Catania, poi a giugno Ross mi disse di prendere l’aereo per Catania, vista l’esistenza di un progetto che mi avrebbe illustrato. Arrivando a Catania ho trovato Grella e Dante Scibilia, poi Pelligra mi disse di valutare l’acquisto del Catania. Successivamente abbiamo parlato con il Comune ed è iniziata l’avventura che tutti stiamo vivendo, certi di avere preso la decisione giusta”.

“Catania vanta il terzo aeroporto d’Italia. Nel mese di agosto è stato il primo in termini di affluenza. La Sicilia è un’isola incredibile. Clima, sole, spiagge, cibo, la gente… sono tutti aspetti positivi. Pelligra costruisce anche alberghi, è attento al settore delle energie rinnovabili. Io penso che se c’è una collaborazione tra Governo, Comune e imprenditore privato si possano aprire delle opportunità che rappresenterebbero un fulcro per rilanciare la Sicilia. Opportunità che non ci sono in altre città italiane. Nuovo stadio? Un passo alla volta. Noi prima di parlare preferiamo dare spazio ai fatti, presentando i progetti. In due mesi abbiamo costruito una società da zero. Il Gruppo Pelligra parte come un’azienda industriale che ha fatto successo nel business perchè ha sempre avuto una visione a lungo termine. Per adesso siamo in Serie D, dobbiamo vincere il campionato, poi puntare alla B ed al salto in A. Ripeto, un passo alla volta”.

“Grella ha al suo fianco persone che capiscono la responsabilità, sanno il peso della maglia del Catania. Dobbiamo programmare e gestire in un modo differente rispetto al passato. Grella vanta una grande carriera come giocatore di Serie A. Conosce bene il calcio italiano, Carra ha portato il Parma dalla D alla A. Dobbiamo restare qui a lungo ponendo le basi per il futuro, anche quando noi non ci saremo. Grella, Carra e Laneri hanno costruito una rosa che penso sia ottimale per portarci dove vogliamo arrivare, ma sottolineo anche il lavoro dello staff tecnico e del personale che lavora in ufficio. Con ragazzi e ragazze che vogliono lavorare. Noi riteniamo importante dare opportunità e posti di lavoro”. 

“Aspettiamo la fine di ottobre per la sistemazione dei tornelli allo stadio, poi speriamo di aumentare la disponibilità dei posti a sedere, ma intanto anche attraverso degli investimenti effettuati siamo arrivati alla concessione di più di 16mila posti. E c’è stato un supporto concreto da parte del pubblico sottoscrivendo gli abbonamenti. Settore giovanile?Adesso stiamo lavorando molto sulla prima squadra, stabilendo la sede sociale – tra poco gli uffici del club saranno allo stadio -, ma il settore giovanile è un punto fondamentale del progetto sportivo di questo club. Puntiamo sui giovani perchè devono avere l’opportunità di sognare di indossare la maglia del Catania. Vogliamo che studenti e chi sogna un futuro non debba andare a Milano o Torino, ma rimanga qui. Ci stiamo anche radicando nel territorio con una serie d’iniziative, perchè lo sport è un motore per tante attività”.

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