L’avvocato Giuseppe Rapisarda, tifoso ed opinionista vicino alle vicende del Catania, si sofferma – via social – sulla vittoria della squadra di mister Giovanni Ferraro allo stadio “Falcone-Borsellino” contro il Paternò.
“Occorre adesso guardare avanti, andare oltre, coniugando prospettiva, buon senso e una discreta dose di sana scaramanzia. Perché non è utile anzi è totalmente controproducente allargarsi la bocca profetizzando 20 o più vittorie di fila. Molto di più, per chi tiene davvero al Catania e non a vendere cartoline illustrate, prevenire i momenti di difficoltà, che ci saranno o i rallentamenti fisiologici ed inevitabili che si presentano in ogni campionato. Anche quelli più straripanti”.
“In quei frangenti misureremo la capacità di essere compatti e vincenti. Di crederci, di esserci. La capacità di riprenderci immediatamente quando occorrerà, nel sapere fare quadrato su Ferraro e la squadra quando sarà necessario o opportuno farlo. Ora troppo facile. Diffido di chi in barba ad ogni cabala anticipa vittorie alla vigilia e si “allarga” a dismisura in pronostici. Chi ama il Catania è abituato a soffrire le pene dell’inferno dell’anima prima, durante e subito dopo la fine di una gara a prescindere. Le smargiassate non appartengono al dna rossazzurro intessuto di conquiste raggiunte con sacrifici e sudore”.
“Mi vedrete in festa solo quando la matematica ci darà ragione. Ora è troppo presto. La classifica, ha ragione il mister, osserviamola a Natale, non prima. Abbiamo intanto un altro avversario domenica da rispettare, affrontare e sconfiggere. Col sangue agli occhi. Come se non ci fosse un domani. Non è tempo di guardarci allo specchio. Ma di correre, correre e se possibile accelerare ancora… C’è un appuntamento col Destino che va rispettato. Non facciamolo attendere. Andiamo Catania!”.
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