Anche il Girone I della Serie D sta per aprire ufficialmente i battenti della stagione sportiva ‘22/23, dunque a quasi un mese di distanza dall’impegno di Coppa contro la Sancataldese il Catania SSD è pronto ad esordire nel torneo di quarta serie in quel di Ragusa. L’obiettivo apertamente dichiarato dalla società è quello di vincere il campionato e, per raggiungere tale scopo, la controllante del nuovo sodalizio calcistico cittadino non ha badato a spese, allestendo un organico di grandissimo livello che, almeno sulla carta, non dovrebbe avere alcuna rivale diretta. Come sempre però solo il campo potrà stabilire la bontà del progetto, pertanto per raggiungere grandi traguardi serviranno sempre massimo impegno, concentrazione e determinazione da parte di tutti perché nel corso della stagione nessuno regalerà niente al Catania.
Ne sono pienamente consapevoli giocatori e staff, che avrà il compito non soltanto di allenare la squadra dal punto di vista tecnico-tattico ma anche di amalgamare, plasmare e gestire il gruppo, evitando che possano prendere il sopravvento negatività, malumori ed incomprensioni. Lo sa molto bene Michele Zeoli, autentica icona rossazzurra dei primi anni 2000. L’ex difensore è rimasto alle pendici dell’Etna per quattro stagioni (dal 2000 al 2004) conquistando quella che nella propria carriera calcistica rimane finora la sua unica promozione.
Approdato alle pendici dell’Etna dopo un’ottima stagione trascorsa con la maglia del Giulianova (27 presenze e 4 reti nel Girone B della C1 ‘99/00), Zeoli diventò un perno imprescindibile della squadra disputando già nel corso della sua prima stagione 32 partite, condite da 2 marcature, e sfiorando la promozione in cadetteria sia nel corso della regular season, conquistando un terzo posto, che nei successivi playoff (perdendo la finalissima contro il Messina). La stagione successiva Zeoli ed il Catania seppero riscattarsi ampiamente ottenendo, tramite gli spareggi, l’accesso alla Serie B. Decisiva fu l’indimenticabile trasferta di Taranto dove uno stoico Elefante seppe mantenere inviolata la propria porta per tutti i novanta minuti di gioco sfruttando nel migliore dei modi la vittoria (1-0) conseguita nella gara di andata.
Il classe ‘73 fu un punto fermo dei rossazzurri sotto la gestione Gaucci, cambiando casacca soltanto dopo l’insediamento di Antonino Pulvirenti avvenuto nel 2004. Nonostante gli impegni professionali lo portarono ad affrontare gli etnei da avversario con Pescara (stagione ‘04/05) e Triestina (annata ‘05/06), gli ottimi ricordi lasciati nella sponda orientale dell’Isola rimasero indelebilmente scolpiti nella memoria storica dei tifosi, che non poterono certo dimenticare la dedizione mostrata nel corso delle sue 112 apparizioni (e 5 reti) con la maglia rossazzurra.
Dopo essersi ritirato dal calcio giocato nel 2016, Zeoli ha incominciato il proprio percorso da tecnico, maturando le esperienze nel Cerveteri (Promozione Laziale Girone A ‘18/19), Ladispoli (Serie D Girone G ‘19/20) e Torino Under-19 (Primavera 1 ‘20/21), in quest’ultimo caso in qualità di vice allenatore. Adesso, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, il quarantanovenne romano torna ai piedi del vulcano non più in qualità di calciatore ma come secondo di mister Giovanni Ferraro, dunque svolgerà un ruolo meno appariscente rispetto al passato ma altrettanto importante e fondamentale avendo il compito di fornire preziosi consigli, suggerimenti, indicazioni e soprattutto motivando l’intero gruppo rossazzurro verso la conquista di quella che (si spera) sarà la sua seconda promozione con il Catania.
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