Nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor, c’è stato spazio per un intervento del giornalista catanese di Sky Sport Peppe Di Stefano. Commenti sparsi sul Catania di Ross Pelligra e la rosa costruita dalla dirigenza rossazzurra:
“Per il Catania la Serie D rappresenta un ritorno al passato, ma sono convinto che si tratti di un bel ritorno. Io mi sono abbonato qualche giorno fa, anche se non potrò andare allo stadio – ma conto di venire se avrò la possibilità di farlo, è una questione di religione -. Tutti nel nostro piccolo dobbiamo dare una mano. Sembra una illuminazione divina per il Catania. Pelligra poteva anche scegliere squadre di categorie superiori, invece ha preferito Catania per una questione di cuore. Giocare in A e B è molto più semplice a livello organizzativo, finanziario, tecnico, inoltre vincere al sud è davvero difficile, vale quanto una promozione in Serie A”.
“Pelligra ha idee, progetti e finanza. Non a fondo perduto ma con una logica, pensando a centri sportivi, posti di lavoro. Perchè il calcio non è soltanto calcio. Dobbiamo tutti capire che ormai ci sono turismo, imprenditoria, alberghi, tratte aeree. So che Pelligra ha un bel pò di idee per il nosto Paese, puntando a diversificare i suoi investimenti rispetto all’Australia e lavorando molto anche nello sport. Ricordo che quando ero a casa di Gattuso, mi disse che si sente parlare molto bene di questa persona sul piano progettuale e finanziario”.
“L’idea che mi sono fatto di questo Catania è che sia stato costruito con l’intento di vincere la totalità delle partite, o quasi, tra le mura amiche e che soprattutto in trasferta sarà sempre battaglia sportiva. Ragusa è l’emblema. Specialmente nel primo tempo il Ragusa ha fatto un’ottima partita, l’ha messa un pò sulla rissa e sui nervi all’inizio per fermare il Catania, poi allentandosi i ritmi la partita è stata impari, vedevo dal Catania sviluppare azioni che faticavo a volte a riscontrare anche in C. Ed il fatto che Lodi abbia segnato il primo gol del nuovo Catania è stato anche particolarmente emozionante per me. La rosa a disposizione di Ferraro, secondo me, è formata da tanti giocatori da impiegare per partite diverse. Magari Litteri più per le partite casalinghe; Sarao, ragazzone con il pieno di muscoli, è preferibile negli stadi più ‘particolari’. L’organico presenta la tecnica, la qualità, il giocatore brevilineo, alto, ci sono in squadra calciatori adatti a tutte le situazioni”.
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