L’ex arbitro Angelo Pellicanò è intervenuto nel corso di ‘SalaStampa’, su Etna Channel, focalizzando l’attenzione sull’esordio del Catania a Ragusa e valutando gli aspettivi positivi e quelli da rivedere in vista del prosieguo della stagione:
“Il risultato è la cosa più importante, una squadra come il Catania ha bisogno di mettere fieno in cascina per potere guardare avanti con sempre maggiore fiducia. Il risultato maturato a Ragusa è stato giusto. I padroni di casa hanno fatto la loro partita, il Catania ha mostrato indiscutibilmente buone qualità sia in difesa che in attacco con degli attaccanti di valore assoluto, ancora però mancano a mio avviso quella continuità di gioco e di collegamenti soprattutto nel mezzo del campo, dove il pallino è stato lasciato soprattutto nei piedi di Lodi e quando lui deve giocare ha bisogno di qualcuno a supporto per potere essere coperto e dare una risposta sempre migliore nella fase soprattutto difensiva. A Ragusa infatti in molte fasi di gioco gli azzurri arrivavano in prossimità dell’area di rigore. Ribadisco l’importanza del risultato che è di buon auspicio. Dobbiamo guardare avanti, il mese di ottobre sarà determinante per capire gli sviluppi di classifica ma anche la qualità di gioco che questa squadra potrà esprimere nel prosieguo del campionato”.
“Ferraro ha ribadito la necessità di avere uno spirito di gruppo, la capacità di adattarsi al gioco di squadre che tecnicamente non sono eccelse ma giocano su ogni palla, dunque è importante stimolare questo tipo di adattamento da parte di giocatori abituati ad altre categorie. Poi arriveranno i miglioramenti di tipo tecnico. A Ragusa non si sono visti molti schemi, sostanzialmente si è giocato con lanci sulle fasce e inserimenti quando possibile. Ferraro ha dimostrato di essere un allenatore di categoria e probabilmente ha ragione lui. La fase d’interdizione andrebbe spostata forse un pò più in alto, anzichè aspettare gli avversari nella propria metà campo bisognerebbe spostare l’asse di centrocampo un pò più su per evitare che gli attaccanti avversari arrivino con facilità in area e, soprattuto, per alleggerire il gioco di Lodi”.
“Ferraro ha lasciato in panchina anche tanti giocatori di qualità. Ci sono parecchi elementi nella rosa che da soli farebbero una buona squadra di Serie C. E’ importante tenere questo gruppo coeso e far sì che nei cambi ci sia un rispetto reciproco e reciproca tolleranza. Non sarà facile per l’allenatore. Le principali rivali del Catania? Il Castrovillari è tra le compagini attrezzate a fare un campionato di livello. Il Catania a ottobre incontrerà proprio il Castrovillari e la Vibonese, di fronte a questo tipo di squadre vedremo come si regolerà. Non dovrebbero esserci problemi se verranno affrontate con la giusta mentalità concedendo poco spazio. La difesa del Catania è superiore a tutte le altre, la grande forza di questa squadra e di tutte le squadre di Ferraro è stata sempre la difesa. Se un appunto si può fare, c’è l’aspetto del centrocampo per cui si ha la sensazione che nelle ripartenze venga un pò saltato dagli avversari. Il Catania, comunque, secondo me subirà pochissimi gol”.
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