PELLICANO’: “Catania, la differenza la farà il ritmo di gioco. La difesa punto di forza di Ferraro, proteggere Lodi a centrocampo”

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Chiacchierata con la redazione di Sicra Press, nel corso di ‘Aspettando SalaStampa’. E’ intervenuto l’ex arbitro Angelo Pellicanò sull’imminente stagione del Catania, con uno sguardo rivolto alle prospettive rossazzurre:

“Oggettivamente la situazione amministrativa della città, dove mancano i punti di riferimento politico-amministrativi, in attesa dell’insediamento del commissario, comporta una difficoltà in chi deve programmare delle stagioni di crescita della società – dice -. Comunque l’esternalizzazione dello stadio Massimino e del campo di Nesima elimina una serie di pregiudiziali che altrimenti sarebbero stati letali. E’ stato fatto uno sforzo enorme perchè ricostruire da zero in un periodo particolarmente critico come luglio e agosto non era facile. Per di più in maniera abbastanza soddisfacente, come dimostrano i nomi dei giocatori acquistati, figure anche di categoria superiore. Ora bisogna concretizzare il tutto con i risultati perchè il Catania è certamente la squadra che chiunque vorrà battere. Abbiamo visto che la vita non è per niente facile in Serie D, vedi San Cataldo, ma lì era ancora l’inizio della preparazione ed i giocatori in una fase di conoscenza reciproca”.

“Il rinvio dell’inizio del campionato dà la possibilità alla squadra di amalgamarsi. Il primo mese e mezzo sarà determinante per capire come la squadra s’integrerà.  La mentalità con cui si affronteranno queste partite sarà il valore aggiunto. Ogni avversario del Catania affronterà la partita della vita, quindi l’impegno che i rossazzurri dovranno metterci non potrà essere quello di San Cataldo, dove in alcuni momenti la lucidità si è persa per strada e soprattutto quella cattiveria in determinate zone del campo. Queste squadre devono essere aggredite nella propria metà campo e servirà una grande preparazione atletica, che ovviamente a San Cataldo non poteva essere garantita”.    

“Quali saranno le principali rivali del Catania? In Sicilia Trapani e Acireale sono attrezzate, anche il Paternò non è da sottovalutare; in Calabria indico Lamezia, Vibonese e Castrovillari; in Campania l’Aversa ha una buona tradizione ma rispetto al tasso qualitativo e quantitativo del Catania, non regge il confronto. Tuttavia per il Catania non potrà mancare lo spirito giusto, cioè entrare subito in sintonia col modo di giocare delle altre formazioni che partiranno soprattutto arroccate in difesa e, quindi, bisognerà trovare dei moduli e dei modelli di gioco che consentano di scardinare difese chiuse e arcigne. La presenza del Catania in D aumenta l’entusiasmo, a Trapani ho visto una buona partecipazione di pubblico per l’esordio in Coppa Italia e proprio con i granata ci sono vecchi conti in sospeso. Sarà un bel campionato, speriamo di assistere a delle belle partite, basterà vincere anche 1-0 come sottolineato da Grella”.

“La difesa del Catania è molto forte, guidata da un giocatore di grande esperienza come Lorenzini, che già l’anno scorso ha dato prova di sè in un campionato difficile. Bethers è un portiere giovane ma se l’è cavata con grande tempestività a San Cataldo. Tutte le squadre di Ferraro hanno come punto di forza il reparto arretrato, in quanto subiscono pochi gol. Questo è un buon viatico perchè una difesa forte dà sicurezza a tutto il resto. Bisogna vedere da centrocampo in su cosa succederà. Tutti gli attaccanti sono da doppia cifra ma vedremo con quali meccanismi verranno rifornite le punte. Lodi, ad esempio, ha bisogno di essere sostenuto in maniera adeguata da gente che protegga le sue giocate, altrimenti potrebbe andare in difficoltà. La differenza la farà l’imposizione di un ritmo di gioco molto alto. Ci sono tutte le condizioni per disputare un torneo di altissimo livello”.

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