A MENTE FREDDA: l’analisi del match disputato dal Catania a Ragusa

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Il giorno dopo il vittorioso esordio in campionato a Ragusa, è ancora più forte la convinzione che il Catania si sia imposto con pieno merito. Gioisce Pelligra, i tifosi rossazzurri iniziano la settimana con il sorriso. Non potrebbe essere altrimenti. La squadra di mister Ferraro ha dimostrato, in primis, di essersi immediatamente calata nella realtà della Serie D. Rispondendo a chi, magari, temeva che il Catania incontrasse qualche difficoltà sul piano dell’approccio. Nell’arco dell’intera durata dell’incontro, la concentrazione degli etnei è stata totale, seppur concedendo qualcosa ad un avversario comunque volitivo.

Sul piano tecnico l’Elefante ha evidenziato una netta superiorità. Testimoniata non solo dai due gol di scarto rifilati ma, in generale, da una intelligente gestione delle fasi dell’incontro, ricorrendo anche ai lanci lunghi, su un terreno di gioco in cui, obiettivamente, non era semplice fare circolare il possesso della sfera. Il campo ha premiato le scelte tecnico-tattiche di mister Ferraro. Questo Catania non è ancora bellissimo a vedersi, ma ha prodotto un numero assai elevato di palle-gol che avrebbero potuto consentire ai rossazzurri di vincere con un passivo più ampio.

Giusto puntare dal 1′ su una punta strutturata come Sarao (autore del raddoppio), abile a far salire la squadra e favorire l’inserimento dei compagni. Tanta spinta sugli esterni, sfruttando l’asse Rapisarda-Chiarella sulla destra e la corsa di Castellini a sinistra, con un De Luca che ha fatto il suo senza risparmiarsi e le geometrie sontuose disegnate da Lodi in mediana.

A proposito di Castellini, il difensore dimostra di essere affidabile sia come centrale che da terzino. Pochissime sbavature per lui e tanta corsa, ma è piaciuta anche l’intesa del duo Somma-Lorenzini dietro. I zero gol al passivo rappresentano un dato importante, ma qualcosina da migliorare c’è in fase difensiva, perchè il centrocampo non sempre filtrava in modo impeccabile. Bethers è stato bravissimo a salvare la propria porta in una circostanza, effettuando un intervento istintivo nella prima frazione. Da rivedere un pò i tempi delle uscite, denotando qualche incertezza in questo senso, ma è giovanissimo e avrà tutto il tempo per crescere.

A centrocampo, detto che non sempre veniva schermata con efficacia l’offensiva avversaria, si poteva fare di più in termini di fluidità della manovra, ma la qualità di Lodi è decisamente di un altro pianeta con giocate d’alta scuola ed una velocità di pensiero fuori dal comune. E’ stato suo il primo gol del Catania SSD, direttamente da calcio di punizione, specialità della casa. Tanta legna e grinta per Rizzo, mentre Vitale è cresciuto dopo un primo tempo un pò così, effettuando anche lanci illuminanti per l’attacco rossazzurro.

Infine, alcune considerazioni sul Ragusa. La formazione allenata da Filippo Raciti ha costruito un paio d’occasioni importanti, esprimendo a tratti un discreto calcio con il centrocampista Cess tra i più in palla. Bene anche il numero 10 Giuseppe Grasso, ex rossazzurro (giovanili) che ha dato maggiore brio nella ripresa. Corsa e generosità non sono mancate agli iblei, che hanno tuttavia palesato grosse lacune in difesa (pesante l’assenza dello squalificato Strumbo). Le prossime partite diranno qualcosa in più sulle reali potenzialità del Ragusa e quelle del Catania. Gli etnei, però, hanno già fornito risposte incoraggianti partendo col piede giusto.

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