L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
La missione di Giuseppe Rizzo è ripresa dopo la parentesi vissuta in C dal 2010 al 2020: intensa come il lavoro che si deve portare in dote a centrocampo. Il ritorno a Catania del centrocampista messinese è stato voluto fortemente, come sottolinea lo stesso Rizzo:
“Il progetto è importante, Catania comunque per me vale tantissimo a prescindere. Avendo anche giocato qui, quando ho conosciuto i dettagli della chiamata e delle ambizioni del nuovo club, ho detto subito sì. Siamo un reparto ben assortito. Con Lodi gioco da cinque stagioni, ci conosciamo a memoria. Ci siamo subito trovati bene con gli altri elementi, compresi i giovani che sono davvero bravi per la categoria. Manca poco per essere più incisivi, abbiamo cominciato bene mettenco in campo il massimo impegno”.
“Non vedevamo l’ora di cominciare, a Ragusa è stato un impatto favoloso con tanti tifosi. San Luca? In città di respira un’aria più che mai positiva, all’insegna dell’entusiasmo, delle aspettative. Vogliamo giocare al massimo, ci teniamo a conquistare un risultato pieno. Sarà una gara davvero intensa, disputata con il sostegno di tantissima gente. Motivo in più per esultare alla fine della gara per una vittoria da condividere con tutti i sostenitori catanesi che, ne sono sicuro, ci daranno sempre una carica in più per raggiungere il traguardo”.
“Il Catania sta diventando giorno dopo giorno un gruppo importante, i compagni li definisco una famiglia. Siamo già tutti uniti per conquistare… mi fermo qui. Per ora non dico altro. Ferraro? Il tecnico è una persona che aiuta tutto il gruppo nella cura dei dettagli. Conosce questo campionato, sa il modo in cui deve guidarci. Rapporto nato subito sotto i migliori auspici”.
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