L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
Il terzino Francesco Rapisarda rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni del quotidiano locale. Senso di responsabilità e tanta voglia di fare per l’ex giocatore della Triestina, catanese doc:
“Catania è un sogno che si materializza, come se avessi cominciato da poco a giocare a calcio. E’ emozionante come la prima gara che ho disputato in carriera. Ricordo il primo provino sostenuto per il Catania. Ero un ragazzino, ci recammo a Tremestieri, la squadra era allenata da Ezio Raciti. Da lì ho cominciato il percorso nel vivaio del Catania. Ci allenavamo a Monte pò, quindi alla Cittadella Universitaria approdando a Torre del Grifo. Ho ancora in mente l’esordio con la Primavera a Belpasso, battemmo il Bari 1-0”.
“A Catania per 12 anni sono tornato solo d’estate, stavo poco. Adesso ho rivisto gli amici della mia zona (quartiere Pigno) che mi dicevano «finalmente sei a casa». Per ora mi sento strano, ma ho sensazioni favolose. Oltre diecimila prenotazioni di abbonamento? Conosco i catanesi e il loro attaccamento alla squadra. Quando abbiamo girato in città il video per promozionare gli abbonamenti avevo già la sensazione che tutta la città fosse al nostro fianco. L’aiuto di tutta Catania ci aiuterà a lottare per tornare dove l’ambiente merita”.
“Il ‘Massimino’? Quando militavo nelle giovanili la società ci dava la possibilità di accedere in tribuna B per osservare le gare della prima squadra. Andavamo sempre in divisa, che orgoglio. Ricordo il giorno del ritorno in Serie A, il gol di Del Core fece scoppiare lo stadio”.
“La Serie D? Non vediamo l’ora di partire, tutti sicuramente affronteranno il Catania con la prestazione della vita. Abbiamo un unico pensiero, vincere. Non ci spaventa, ma con il lavoro e l’umiltà speriamo di vincere gara dopo gara”.
“Pelligra? Penso che il Presidente stia dando, come tutto il club, sicurezza, organizzazione e serietà. Penso che sia una persona vera, che vuole il bene della società e di ogni suo giocatore. Speriamo di poterlo ripagare al meglio”.
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