L’ex portiere del Catania Pietro Terracciano si sta ritagliando uno spazio sempre più importante a difesa dei pali della Fiorentina. La stampa toscana celebra l’ascesa dell’estremo difensore nato a San Felice a Cancello, comune della provincia di Caserta.
Riportiamo, di seguito, alcuni estratti del quotidiano La Nazione:
“«E’ stata una vocazione, chi nasce portiere muore portiere, quel ruolo lì non lo si cambia mai». La Fiorentina sembra comunque averla in qualche modo nel destino, visto che suo fratello Clemente tifa da sempre viola”. La carriera professionale di Terracciano “si è svolta principalmente sui campi infuocati del Meridione. Gli inizi ad Avellino, poi le tappe a Nocera Inferiore e a Milazzo, quindi un ping pong fra Catania, Avellino e Salerno prima di salire in Toscana destinazione Empoli a fare il terzo portiere in serie B. Terracciano, un globe trotter del Sud con una lunga frequentazione di panchina”.
“Quando la Fiorentina nel gennaio del 2019 lo scambiò con Dragowsky, sembrò così una mossa di complemento. Un modo per dare corpo alla trattativa con l’Empoli, che consegnò al polacco la maglia numero 1 mentre per Terracciano fu pronto il ruolo di riserva di Lafont. Ma il calcio è il luogo fisico delle opportunità”. E così “s’è messo a disposizione facendo la panchina prima a Lafont e poi al ritrovato Dragowsky senza mai una polemica, una parola di troppo. E quando mister Italiano gli ha dato l’occasione di giocare, lui l’ha colta al volo, convincendo l’allenatore con una serie di prestazioni più che positive”.
Oggi “questo calciatore che fino alla soglia dei 30 anni lo si pensava solo una riserva affidabile, è diventato titolare in A scalando le gerarchie della stagione e facendosi preferire a Gollini. Una storia di meritocrazia pura in un mondo, quello del calcio, dove il merito a volte sembra solo un fatto accessorio”.
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