Alla vigilia della prima partita di campionato per il nuovo Catania gli animi sono tesi e carichi. I rossazzurri affronteranno il Ragusa, allo stadio “Aldo Campo” alle 15. Abbiamo intercettato, per sapere di più sulla situazione e la condizione azzurra, la giornalista Lucia Nativo che da tempo segue le sorti della compagine iblea.
Domenica per il Ragusa esordio particolare contro il Catania che punta alla promozione dopo il fallimento della passata stagione. Che Ragusa dobbiamo aspettarci?
“Sicuramente un Ragusa pronto per una stagione entusiasmante. Si attendeva un campionato così da tanto tempo, forse troppo. E la società azzurra è stata sempre una società ambiziosa, ora più che mai. Quando ero io la responsabile della comunicazione, stagione 2018/2019, fu la prima annata storica dopo anni di buio, vincendo il Ragusa sia coppa che campionato. L’anno scorso, con la nuova società, è stato un tripudio di successi, e non posso che essere contenta. Quindi domenica sarà uno spettacolo vedere una partita di qualità tra due bellissime compagini”.
Che tipo di gioco predilige il mister della compagine ragusana? Quali sono gli interpreti della squadra da temere maggiormente, i giocatori che possono fare la differenza?
“La squadra azzurra è stata creata in simbiosi dal mister e il Ds, proprio per essere competitiva e di livello. Sicuramente questa estate hanno fatto degli acquisti mirati, sapendo che si andava in una categoria superiore, e quindi nomi come Strumbo, Varela, Cess, possono solo che fortificare la compattezza della rosa, e si aggiungono a coloro che hanno portato in alto i colori azzurri, come Grasso e Randis, e il capitano Valença che ormai indossa la maglia dal lontano 2018, dando sicurezza e stabilità”.
Come viene vista secondo te la presenza del Catania in questo campionato? Uno stimolo in più, oppure un “peso”?
“Non è la prima volta che nel campionato di Serie D troviamo delle corazzate che con la D non c’entrano nulla. L’ho visto personalmente nella stagione 2019/2020, in cui il Palermo si trovava in D, e alla fine ha vinto il campionato meritatamente, adesso ha letteralmente spiccato il volo, disputando il campionato di Serie B. Una squadra forte, con un passato glorioso, come in questo caso è il Catania, può essere solo da stimolo per le altre avversarie, per fare meglio ma anche per confrontarsi con un team che ha calcato palcoscenici diversi e più importanti. Sono sicura che la D per il Catania è solo una categoria di passaggio”.
Quali saranno secondo te le squadre che potranno contendere al Catania la vetta del Girone I?
“Nel girone I quest’anno ci sono diverse matricole, come ad esempio Locri, Mariglianese, oltre al Ragusa, tutte sicuramente con la voglia di fare bene. Ma non dimentichiamoci che ci sono altre squadre anch’esse blasonate che sicuramente vorranno fare la differenza, come il Trapani, Acireale, Paternò. Di sicuro, sarà un campionato molto interessante in cui già dalle prime giornate si potrà vedere e constatare chi ha veramente le capacità e il merito di vincere questo campionato”.
Quali sono gli obiettivi stagionali del Ragusa quest’anno?
“Come qualsiasi matricola, per il Ragusa l’obiettivo iniziale è il mantenimento della categoria. Ho avuto modo di scambiare idee ed intervistare alcuni pilastri della società azzurra. C’è tanta ambizione, c’è tanta voglia di fare bene, quindi sicuramente col tempo si avrà voglia di non fermarsi solo alla Serie D. Lo spero tanto, sia da ragusana, che da affezionata del Ragusa Calcio, e anche come coronamento di un lavoro fatto bene iniziato quando c’ero anch’io nella storica stagione 2018/2019”.
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