La redazione di TuttoCalcioCatania.com ha ascoltato Armando Pantanelli, estremo difensore torinese del Catania dal 2004 al 2007 ed ex preparatore dei portieri sotto la gestione SIGI, in merito alle vicende di maggior attualità del Catania SSD. Pantanelli si è espresso sull’operato della nuova dirigenza in sede di calciomercato e di marketing, considerando intelligente la scelta di applicare dei prezzi molto popolari per la campagna abbonamenti. Spazio poi alle considerazioni in merito alla scelta di ingaggiare portieri Under e sul ritorno di Marco Biagianti in qualità di Team Manager.
Armando, che ne pensi dell’operato della nuova società?
“A mio avviso stanno facendo un ottimo lavoro. Hanno deciso di puntare su molti profili catanesi o comunque fortemente legati a questa città e secondo me questa è stata un’ottima decisione perché sicuramente tutti daranno il massimo ed aiuteranno i propri i compagni ad ambientarsi al meglio avendo già contezza delle pressioni e delle aspettative di questa piazza. In più c’è un ottimo mix tra gli elementi di grande esperienza, come ad esempio Lodi e Russotto, e giovani parecchio interessanti, per cui credo che gli ingredienti per disputare una grandissima stagione ci siano veramente tutti.”
Il DG Luca Carra ha lanciato la campagna abbonamenti a prezzi decisamente abbordabili. In più, in favore degli abbonati, sono state preannunciate anche delle scontistiche per ciò che riguarda il merchandising e sono state programmate aperture del Catania Point in zone strategiche della città. Credi che questa sia la strada giusta per far riavvicinare e fidelizzare i tifosi al Catania?
“Assolutamente si. A mio modo di vedere è stato giustissimo diminuire i costi dell’abbonamento rendendoli addirittura più bassi della media perché così si incrementa il numero di presenze allo stadio incentivando ulteriormente la vicinanza tra squadra e tifoseria. Negli eventuali momenti di difficoltà proprio il popolo rossazzurro potrà dare una grossissima mano rappresentando quell’ancora di salvezza alla quale aggrapparsi per poter uscire dalle fase negativa e remare tutti uniti verso la vittoria del campionato. Anche sul fronte del merchandising credo siano state compiute delle mosse parecchio intelligenti, d’altronde Ross Pelligra è un grande imprenditore a livello internazionale, quindi sa ampiamente come muoversi nei diversi settori. Catania ha un bacino d’utenza molto importante pertanto sono convinto che aprire più Catania Point in città non possa che giovare alla società.”
Considerando le regole della LND sui giovani, ritieni che a difesa dei pali etnei sarebbe stato meglio puntare su un profilo di maggiore esperienza, viste le pressioni e le aspettative della piazza?
“Bella domanda anche se piuttosto complicata nella risposta. Se si pensa che il Catania ha allestito un organico altamente competitivo, con tanti giocatori di talento e con l’obiettivo fondamentale di vincere il campionato, credo che la scelta di puntare su un under nel ruolo di portiere possa essere la mossa vincente visto che ritengo che almeno il 95% del gioco etneo si svilupperà nella trequarti avversaria e quindi vi sarà la possibilità di schierare un over in più in mezzo al campo. Sarà importante però temprare ed allenare molto bene questi ragazzi perché tutte le volte che verranno chiamati in causa dovranno sempre farsi trovare pronti senza alcun calo di concentrazione o attenzione. Un buon portiere risponde presente anche se viene tirato in ballo una sola volta nell’arco dei novanta minuti ma quando succede quell’intervento può essere decisivo e magari salvare il risultato.”
Ai tempi della Serie A sei stato compagno di squadra di Marco Biagianti. Come vedi il suo ritorno al Catania in qualità di Team Manager?
“Marco è un ragazzo eccezionale che sicuramente avrebbe accettato qualsiasi incarico pur di tornare a far parte del Catania Calcio. Lo vedo perfetto come nuovo team manager, quindi sono assolutamente convinto che farà un ottimo lavoro. In più se dovessero esserci delle difficoltà dettate magari da un po’ di inesperienza nel settore dirigenziale credo che la presenza di Emanuele Passanisi nello staff dell’Elefante sia molto importante. Lui in passato ha svolto per tantissimi anni l’incarico che dovrà condurre Marco, quindi se necessario saprà aiutarlo e consigliarlo a dovere.”
Sotto la Gestione SIGI sei stato preparatore dei portieri del Catania. Visto che la nuova società ha puntato su altre figure professionali, sfrutterai questa esperienza per metterti in gioco altrove oppure la tua avventura nel Calcio Catania rappresenta un unicum professionale?
“Ho sempre detto e ci tengo a ribadirlo ancora una volta che ho svolto l’incarico di preparatore dei portieri soltanto per il bene e l’amore che ho nei confronti del Catania. Mi è stato chiesto di dare una mano nella mia città e dentro la società che amo, pertanto non potevo rifiutare questa proposta. Nel complesso mi sono divertito tantissimo e, al di là dei problemi societari, mi è piaciuto davvero tanto mettermi in gioco svolgendo il mio compito con il massimo impegno, passione e soprattutto cuore, visto che per tutto il secondo anno ho lavorato gratis senza mai percepire alcuno stipendio. Per il Catania sono e resto sempre a disposizione, dunque se in futuro la nuova società mi vorrà, io mi farò trovare pronto. Escludendo appunto i rossazzurri da questo discorso per adesso però non ho in programma altre esperienze nel mondo del calcio. Io abbonato al ‘Massimino’? Non credo che mi abbonerò perché per scelta ho deciso di non vedere più una partita allo stadio. Le uniche eccezioni sono state ovviamente le ultime due stagioni dove per impegni professionali ho dovuto assistere dal vivo alle gare. Questo però non vuol dire assolutamente che non seguo più il Catania dato che ogni volta che giocano i rossazzurri mi collego sempre per guardare il match e soffrire insieme a tutti gli altri tifosi per le sorti del nostro amato Catania.”
Si ringrazia Armando Pantanelli per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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