“Vi vogghiu tutti allu stadio, fozza Catania” (Vi voglio tutti allo stadio, forza Catania). La febbre rossazzurra ha toccato l’apice, coinvolgendo in un clima di festa anche l’intramontabile “liscía catanese” da cui il presidente Ross Pelligra si è lasciato travolgere al momento di produrre un video che sponsorizzasse la campagna abbonamenti del Catania SSD per la prossima stagione. Clima positivo dovuto agli investimenti fatti soltanto in poche settimane per costruire una squadra che sulla carta ha il potenziale per vincere il prossimo campionato di Serie D e soprattutto per un cambio di passo deciso nella gestione societaria tra il passato (culminato nel fallimento) e il presente (al momento della costruzione da zero, obiettivo non facile da perseguire con successo).
Pelligra e il giocattolo Catania, o meglio dire il progetto Catania, una missione che unisce mete di natura imprenditoriale al desiderio di diventare un simbolo della rinascita etnea, lui – catanese di origine – in arrivo da lontano per il nuovo corso rossazzurro.
La città ha deciso sin dalla prima volta che “Pelligra Group” è stato nominato quale alternativa per il nuovo Catania di affidare la propria fiducia all’italo-australiano che ha fatto le proprie fortune lontano dalla propria terra di origine, e conferma la fiducia: a migliaia i tifosi che hanno già confermato la propria volontà di sottoscrivere l’abbonamento per assistere a tutte le partite al “Massimino” della propria squadra del cuore.
Così, in un binomio in cui entrambe le parti (da una la società, dall’altra la tifoseria) danno e ricevono, si è creata già quell’alchimia tra simpatia e concretezza che potrebbe caratterizzare un percorso virtuoso. Naturalmente il Catania è chiamato alla controprova dei risultati, mentre i supporters etnei hanno già fatto la loro parte mettendo mano al portafoglio per sostenere attivamente quest’avventura che parte dai dilettanti.
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