A causa degli enormi problemi finanziari in cui versavano le casse societarie, soltanto nelle ultime stagioni la proprietà etnea ha deciso di scommettere con decisione sui giovani. Adesso la situazione potrebbe cambiare, con una proprietà molto più attenta e lungimirante in tema di politica giovanile. Certo il campionato di Serie D è strutturato proprio per permettere a molti giovani di mettersi in mostra eppure la visione generale del presidente Pelligra è quella di ricostruire un florido settore giovanile in modo tale da valorizzare i giovani talenti del territorio dando loro la possibilità di mettersi in mostra con la maglia della loro città.
Negli ultimi dieci anni sono transitati parecchi giovani piuttosto interessanti che però, per i più svariati motivi non sempre sono riusciti ad esprimere tutto il proprio valore. Nella stagione ‘12/13 il ventenne mediano ghanese Amidu Salifu riuscì a ritagliarsi il proprio spazio a gara in corso riuscendo a disputare complessivamente 12 partite sebbene il minutaggio complessivo non sia stato particolarmente elevato (293’ in campionato e 240’ in Coppa Italia).
Dopo aver esordito l’anno precedente in maglia rossazzurra in Coppa, anche l’ex canterano dell’Atletico Madrid Keko riuscì a debuttare in Serie A. Per il calciatore spagnolo sono state 4 le presenze in massima serie bagnate però da un gol (decisivo) al “Tardini” di Parma proprio nel giorno del suo debutto assoluto: il 24 Febbraio 2013. Nel corso di quella straordinaria stagione pure il centravanti Bruno Petkovic, oggi punto di riferimento della Dinamo Zagabria e della nazionale croata, esordì in Serie A, giocando però soltanto un minuto nel corso dell’ultima sfida di campionato contro il Torino. Purtroppo in maglia rossazzurra il calciatore non riuscì ad esprimere tutte le proprie potenzialità sommando altre quattro presenze nella stagione successiva prima di girovagare in prestito per tutto lo stivale ed essere ceduto, nel 2016, a titolo definitivo al Trapani.
Altro elemento che sempre nel corso della stagione ‘12/13 non lasciò il segno è il mauritano Souleymane Doukara. Per l’allora ventenne calciatore prelevato dalla Vibonese (Lega Pro Seconda Divisione) furono 13 le partite giocate con la maglia del Catania (per un totale di 361’). In quella che, a conti fatti, sarebbe stata l’ultima stagione in Serie A del Calcio Catania si mise in grande evidenza il difensore slovacco Norbert Gyomber, altra grande scoperta di Argurio, che disputò con ottimi risultati 19 gare nella sua prima stagione etnea. Il classe ‘92 rimase un’altra stagione, disputando altri 10 incontri prima di trasferirsi nell’estate del 2015 alla Roma.
Altro giovane interessante transitato dalle pendici dell’Etna fu Cristiano Biraghi che in maglia rossazzurra disputò 23 gare durante la stagione ‘13/14. Non ebbe fortuna il canterano Sergio Garufi che dopo aver debuttato sia in Coppa che in massima serie (il 18 Maggio 2014 contro l’Atalanta), disputò in totale altre sette gare in maglia rossazzura prima di salutare definitivamente la squadra nella quale era cresciuto. Coloro che non seppero rispettare le attese furono i due esterni offensivi Francesco Fedato e Kingsley Boateng, rispettivamente giocando 9 e 7 partite.
Da segnalare anche le uniche apparizioni in Prima Squadra di due prodotti del vivaio come Simone Caruso e Fabio Aveni che debuttarono in A rispettivamente il 27 Aprile ed il 18 Maggio 2014 contro Hellas Verona ed Atalanta. Nel campionato ‘14/15 fecero il loro debutto il difensore centrale Luigi Carillo, l’esterno offensivo Maks Barisic, che nel corso degli anni ha raggiunto le 97 presenze e 10 reti in maglia etnea, il centrocampista Agostino Gallo, i terzini Juan Ramos, Michele De Matteis (1 presenza in Coppa) e Tino Parisi, rimasto per altre due stagioni per un totale di 49 presenze, oltre ai centrocampisti Moses Odjer, Filip Jankovic, Gonzalo Piermarteri e l’attaccante Mattia Rossetti, rimasto sotto contratto per altre cinque stagioni ma con all’attivo appena 25 presenze e 5 marcature.
Negli anni della Serie C il Catania non ha puntato molto sui giovani, preferendo giocatori ben più scafati e navigati nel tentativo, poi rivelatosi vano, di ritornare nuovamente nel calcio che conta. Dal 2015 in poi hanno esordito in maglia rossazzurra i giovani Andrea De Rossi, Alfonso Sessa, Giuseppe Ficara, Andrea Di Grazia (con all’attivo 77 presenze e 11 reti), il Nazionale italiano Matteo Pessina, Davide Di Stefano, Axel Gulin, Francesco Felleca, Ivan De Santis, Dragan Lovric, David Mbodj, Giuseppe Fornito, Giacomo Graziano, Kalifa Manneh (92 presenze e 6 reti), Mirko Esposito, Gianmarco Papaserio, Fran Brodic, Zé Turbo, Guido Pulidori, Joel Baraye, Lorenzo Valeau, Mario Noce, Giuseppe Carriero, Kevin Biondi (autore di oltre 50 presenze e quasi 10 reti), Andrea Vassallo, Michael Liguori, Luigi Rossitto e Gabriele Capanni.
Dall’avvento della SIGI, nel biennio 2020/22 debuttarono in prima squadra Alessandro Confente, Francesco Borriello (il più giovane esordiente nella storia del Calcio Catania), Alessandro Arena, Simone Pino, Giulio Frisenna, Emanuele Pecorino (16 presenze e 5 centri), Michele Emmausso, Enrico Piovanello, Agapios Vrikkis, Michele Volpe, Luca Ercolani, Riccardo Cataldi, Pier Luigi Simonetti, Gabriel Bianco, Flavio Russo, Leon Sipos ma soprattutto Jean Freddi Greco e Luca Moro, quest’ultimo autore di ben 21 reti nella prima stagione tra “i grandi”. Per forza di cose anche il Catania ‘22/23 ripartirà dai tanti giovani presenti in rosa che, con l’aiuto dei veterani del gruppo, dovranno aiutare il club a ritornare nel mondo professionistico.
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