Da un paio di giorni il Catania porta avanti la Campagna Abbonamenti con risultati assolutamente incoraggianti. Merito della politica attuata dal Gruppo Pelligra, degli investimenti effettuati in sede di calciomercato e della chiarezza nella esposizione delle idee, con concrete prospettive per il futuro. A differenza del passato, non è possibile l’esercizio del diritto di prelazione non avendo la proprietà l’accesso ai dati della vecchia società fallita. Ma facciamo un confronto con gli ultimi anni, individuando differenze ed analogie.
Nel 2020, quando la Sigi aveva appena rilevato il Calcio Catania e mirava ad un rilancio che in realtà non si è mai concretizzato – anzi fu l’inizio della fine – in pieno contesto Covid propose la sottoscrizione di 2.500 Catania Card convertibili in abbonamenti (aggiungendo 2 euro) con una serie di agevolazioni. La quota di adesione era di 180, 400, 700 e 1.000 euro in base alla scelta dei settori dello stadio (Curve, Tribuna B, Tribuna A, Tribuna Elite) ma l’iniziativa fu un totale flop, considerando anche che non si realizzò la possibilità di conversione delle card in abbonamento e lo svolgimento delle gare avvenne a porte chiuse.
L’anno successivo, invece, gli abbonamenti per la categoria “ridotto” (donne, under 18 e over 65) avevano un costo di 70 euro in Curva, 120 e 200 euro in Tribuna B ed A, 400 (tariffa intera, ridotto non previsto) in Tribuna Elite. La categoria “intero” pagava 100 euro in Curva, 150 e 250 in Tribuna B ed A. L’attuale Campagna Abbonamenti ‘Melior de Cinere Surgo’, relativamente alla categoria “intero” non presenta alcuna modifica in relazione al costo della Tribuna Elite rispetto all’annata precedente (400 euro), mentre per quanto concerne la Tribuna A e B, i costi sono inferiori di 25 euro. 35 euro in meno si pagano in Curva. Prezzi al ribasso anche per quanto concerne la categoria “ridotto”, pagando 20 euro in meno in tutti i settori tranne l’Elite che resta invariata.
Nel 2019 veniva fatto un distinguo tra abbonamenti in prelazione ed in vendita libera. Per quanto riguarda le tessere in prelazione 90, 135, 225 e 360 euro rappresentava il costo “intero” rispettivamente in Curva, Tribuna B, A ed Elite (“ridotto” 60, 110, 180 euro e non previsto). Per la vendita libera in Curva si pagavano 100 euro (intero) e 70 (ridotto) mentre i prezzi in Tribuna B, A ed Elite furono fissati a 150, 250 e 400 euro nella categoria “intero”; 120, 200 euro e non previsto in Elite nella categoria “ridotto”.
Focalizzando l’attenzione sul 2018, stesso listino dell’anno 2019 ma con l’introduzione di una speciale promo “Maglia e Famiglia” che consentiva la vendita delle tessere a prezzi ridotti (esclusa la Tribuna Elite) per chi, all’interno dello stesso nucleo familiare, volesse sottoscrivere il terzo e quarto abbonamento con costi che variavano tra le 50, 90 e 140 euro nel primo caso; gratuito nel secondo.
In generale quest’anno vi è una tendenza al ribasso, favorendo soprattutto l’ingresso nei settori cosiddetti popolari (Curve) e, in generale, tenendo presente che il Catania milita in una categoria inferiore con una proprietà solida alle spalle. Contrariamente alla criticità societarie emerse negli anni precedenti, quando un Catania in perenne agonia finì per spegnersi non riuscendo ad abbandonare le sabbie mobili della C. Adesso si riparte dalla D ma con rinnovato entusiasmo e nuove ambizioni.
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