L’EDITORIALE – Catania, si apre un nuovo capitolo della storia sportiva cittadina

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foto Facebook Catania SSD

Finalmente campo. Respirare l’aria del terreno di gioco e parlare di calcio, quanto ci era mancato! Il Catania apre un nuovo capitolo della storia sportiva cittadina e onestamente, vista la circostanza e la posta in palio, poco importa che alla fine non abbia centrato la vittoria a San Cataldo. La squadra ha però ben figurato, dimostrando applicazione rispetto alle tattiche apprese in allenamento. Manca ancora un po’ di brillantezza e la compattezza del gruppo cresce di giorno in giorno in questa fase. Non bisogna infatti dimenticare che i tempi e i carichi di lavoro, soprattutto nelle prime uscite, si faranno sentire.

A offrire una bella cartolina del match ci hanno pensato anche i tifosi, che hanno ricordato il tifoso rossazzurro deceduto in un tragico incidente stradale soltanto pochi giorni fa dopo essere stato a Ragalna a seguire la squadra in allenamento, e che hanno applaudito le due squadre al termine del match. Passa da un totale coinvolgimento rispetto al contesto la capacità di proiettarsi rispetto al campionato in una posizione di “squadra da battere”. Il Catania lo sarà, ha già dimostrato ieri che per qualità tecniche può esserci un sensibile distacco rispetto alle avversarie.

Poco meno di un mese adesso per tornare a giocare, in tal senso sarebbe stato davvero utile il passaggio del turno che avrebbe dato ulteriori possibilità di messa alla prova della squadra. Mister Ferraro si avvarrà certamente della possibilità di affrontare ulteriori test per mettere minuti nelle gambe ai propri ragazzi e potenziare ulteriormente i punti deboli che sono emersi nel corso del match di ieri.

L’arrivo di Litteri dal mercato è stata la ciliegina sulla torta, mancano ormai gli ultimissimi tasselli per chiudere il listone dei ragazzi che faranno parte della squadra per la stagione alle porte. Il forte attaccante arriva con le premesse giuste di chi ha fame di riscatto e qualche motivazione in più rispetto a quelle canoniche per fare bene (indossando la maglia della propria città).

I giovani – e per fortuna molti sono di proprietà – hanno ben figurato e su di loro si può puntare, anche questo ci sembra essere un nodo importante, nella speranza che nei termini della costanza e della crescita si arrivi a fine stagione confermando i valori emersi nei primi minuti di questa tosta stagione.

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