L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
Per agevolare il discorso legato all’organizzazione allo stadio (tempi strettissimi), al momento della compilazione dei calendari il Catania SSD chiederà di disputare la prima di campionato fuori casa, in modo da esordire al “Massimino” la settimana successiva, quindi il 25. Almeno in teoria. “Sì, perchè se poi spostiamo l’attenzione sul servizio d’ordine – si legge – ecco altre coincidenze: il 25 settembre si voterà e all’ingresso dei vari seggi elettorali è prevista una presenza massiccia di forze dell’ordine. Se, come sembra assodato, allo stadio per l’esordio del nuovo Catania si dovessero presentare 15mila persone (o forse di più, se la capienza dovesse essere confermata sui 20mila posti) in che modo si potrà assicurare un servizio d’ordine?”. Prestissimo si discuterà anche di questo aspetto. Tre le soluzioni: anticipare o posticipare il match, oppure far disputare in trasferta anche questo confronto.
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