Cresciuto nelle giovanili di Palermo e Catania, Andrea Compagno ha lasciato l’Italia nel giugno 2020 dopo diverse stagioni in Serie D, tra Sicilia, Piemonte e Sardegna: “Il problema alle cartilagini ha inciso molto su un giocatore con un fisico pesante come il mio (194 cm d’altezza x circa 80 kg, ndr). Limita negli allenamenti e fa soffrire, ma il segreto è vivere ogni esperienza con professionalità. Anche quando con il pallone guadagnavo 400 euro al mese, l’ho vissuta pensando di giocare in Champions League”. Parole rilasciate a calciomercato.com dall’attaccante classe 1996 nato a Palermo e che ha scelto i Balcani per dare uno slancio alla carriera. Milita, infatti, nel Fc U Craiova, in Liga I, massima serie del campionato rumeno. Dove oggi guida la classifica marcatori grazie a 5 gol messi a segno nelle prime 5 gare.
“E adesso non mi fermo – aggiunge –. Volevo un’opportunità. I fastidi al ginocchio mi hanno tormentato per anni, quando li ho risolti sono diventato un altro giocatore”. La svolta prende forma nell’agosto 2018: “Al Tre Fiori, società di San Marino. Spesso si va in contesti del genere a fine carriera, per divertirsi e star tranquilli. Io di anni ne avevo 22 e mai avrei pensato che sarebbe diventato il mio trampolino di lancio. Con 37 gol in 41 presenze, le prove di ripartenza? Ho segnato pure in Europa League, condividendo lo spogliatoio con un campione del mondo come Zaccardo. Dopo la rinascita fisica e mentale, serviva fare uno step ulteriore. Ma in Italia, c’era poco oltre alla Serie D”. E dunque? Romania.
“Un’esperienza nata grazie al mio procuratore, quasi per caso, e in cui ho messo convinzione. Sentivo che con una buona stagione, andando magari in doppia cifra, le cose sarebbero cambiate. La società è ripartita dalla quarta serie per alcune vicende giudiziarie. Io sono arrivato con la squadra in seconda divisione, saltando tre mesi per un problema al collaterale. Poi sono rientrato e abbiamo vinto il campionato. Alla prima stagione in A, ho fatto 12 gol e mi sono guadagnato sul campo il rinnovo del contratto. Ora puntiamo a raggiungere i playoff”. L’Italia, intanto, rimane sullo sfondo: “Avere una bella occasione resta l’obiettivo, in fondo è per la Serie A che ho iniziato a giocare a calcio. Tante cose nella mia vita sono arrivate in maniera inaspettata. Se è destino, succederà anche questo. Per ora, il lavoro è appena cominciato e ci sono obiettivi da centrare”.
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