ESCLUSIVA – Rigoli: “Ben venga per il Catania lo slittamento del campionato. L’attacco etneo farebbe paura anche in C. Tante le soluzioni tattiche per Ferraro”

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Pino Rigoli

L’ex allenatore del Catania Pino Rigoli è intervenuto ai microfoni della redazione di TuttoCalcioCatania.com sprimendo il proprio giudizio sulla prima uscita ufficiale del Catania SSD e sull’organico messo a disposizione dal DS Antonello Laneri e dall’AD Vincenzo Grella. 

Mister, quali sono state le sue impressioni dopo la sfida alla Sancataldese?
Non ho visto la partita ma guardando gli highlights mi sento di dire che in campo ci sia stato soltanto il Catania. Gli etnei hanno avuto una supremazia territoriale assolutamente netta ed indiscutibile creando tante azioni pericolose che purtroppo non sono state concretizzate. In ogni caso non bisogna mai decontestualizzare i risultati, pertanto bisogna sempre considerare che il Catania è partito in ritardo rispetto alle altre avversarie. Basti pensare ad esempio che il ritiro precampionato è incominciato soltanto ai primi di Agosto mentre invece molte altre società hanno avuto la possibilità di iniziare almeno una ventina di giorni prima. Nonostante queste difficoltà e la fatica dettata dal ritardo di condizione, credo che il team rossazzurro meritasse ampiamente di passare il turno. Un pizzico di sfortuna, la casualità e, soprattutto, la poca precisione sotto porta hanno fatto la differenza non permettendo al Catania di accedere al turno successivo.

Crede quindi che lo slittamento dell’inizio del campionato possa giovare alla squadra rossazzurra?
Assolutamente si. Per ovvii motivi sia dal punto di vista della preparazione che nell’allestimento dell’organico il Catania è partito dopo rispetto alle avversarie, quindi avere a disposizione quelle due settimane di lavoro in più gioverà tantissimo alla squadra. L’obiettivo di quest’anno è assolutamente quello di vincere il campionato, pertanto tutti i calciatori dovranno farsi trovare pronti ed in condizione già per la prima giornata di Serie D.”

Secondo il suo punto di vista la società si è mossa bene sul mercato? Quale potrebbe essere il giocatore più determinante in questa stagione?
Ritengo che la società abbia realizzato un mercato molto ma molto importante ingaggiando tanti calciatori di grandissimo calibro. Penso ad esempio ai vari De Luca, Giovinco e Sarao, ma anche lo stesso Filippo Lorenzini è un centrale di assoluto livello che rappresenta decisamente un lusso per questa categoria. C’è anche Russotto, che con la tecnica e la corsa che ha è uno che può spaccare in due le difese avversarie. Guardando i nomi del reparto avanzato credo addirittura che il Catania possa anche contendersi le posizioni di vertice con tante squadre di Serie C. A mio avviso il club etneo ha allestito un grandissimo organico.”

Con il roster che ha a disposizione mister Ferraro quale modulo vedrebbe meglio per il Catania 2022/23?
Da fuori non è mai semplice parlare e valutare. Credo che solamente mister Ferraro e la dirigenza rossazzurra possano rispondere a questa domanda perché loro hanno selezionato i giocatori anche in base a determinate idee tecnico-tattiche. Ritengo che il Catania abbia una rosa molto duttile e versatile con un mix di calciatori in grado di adattarsi ed interpretare perfettamente più moduli. Come detto però soltanto Giovanni Ferraro, professionista che reputo molto capace e di grande esperienza, che vive e allena ogni giorno questi ragazzi può sapere meglio di tutti quale sia il modulo più adatto per questa squadra.

Chi potrebbe sopperire ad un’eventuale assenza di Lodi a centrocampo?
Lodi è un giocatore fantastico con una grandissima qualità e che conosco molto bene avendolo avuto a disposizione nell’FC Messina. Non lo scopro certo io ma so perfettamente quali siano le sue potenzialità ed il contributo che può dare in questa categoria, pertanto in Serie D Francesco Lodi non è certamente un elemento semplice da sostituire. Ritengo però che la rosa del Catania abbia elementi altrettanto validi che possano in qualche modo sopperire ad un’eventuale assenza del numero 10. Mi auguro che Lodi possa essere a completa disposizione per tutte le partite di questo campionato ma nel caso ciò non dovesse accadere credo che in qualche modo mister Ferraro e tutti gli altri interpreti del centrocampo riusciranno a far risentire il meno possibile la sua assenza.

Lei è da poco diventato Direttore dell’Area Tecnica del Modica (Eccellenza). Come mai questa scelta ma soprattutto, ha deciso di intraprendere un nuovo percorso professionale o questo allontanamento dalla panchina è stato solo momentaneo?
Non mi sono assolutamente allontanato dalla panchina ma questa mia decisione è stata anche una scelta fatta con il cuore visto che a Modica sono legato da un rapporto di profonda amicizia con Mattia Pitino, che mi ha proposto questa opportunità, e gli altri due soci Danilo Radenza e Salvo Di Raimondo. Tra le altre cose io sono molto legato a questa città visto che insieme abbiamo vissuto quattro anni assolutamente fantastici. Io sto aiutando il club nella costruzione di una società ambiziosa che possa, con la giusta programmazione, raggiungere palcoscenici importanti. Il nostro obiettivo non sarà quello di rappresentare la classica meteora che dopo qualche risultato di rilievo scompare improvvisamente ma di imbastire qualcosa di molto più serio e duraturo. Nella mia vita ho sempre fatto l’allenatore e continuerò a farlo anche in futuro però momentaneamente ritengo di essere più utile alla causa del Modica in una veste totalmente diversa, risistemando la società sia sul piano tecnico che organizzativo.

Si ringrazia Pino Rigoli per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

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