Christian Biondi, ex portiere della primavera etnea e grande protagonista nella promozione da record della Sicula Leonzio durante il torneo di Serie D ‘16/17, ha commentato ai microfoni della nostra redazione l’imminente torneo di quarta serie che vedrà tra i suoi protagonisti anche il Catania di mister Ferraro. Riflettori puntati anche sulla scelta societaria di tesserare un portiere under e sul suo percorso professionale all’interno del Calcio Catania.
Christian, nonostante la tua giovane età (24 anni) hai già totalizzato un’ottantina di presenze in serie D con le maglie di Gela, Acireale, e Sicula Leonzio. Cosa ti ha trasmesso ciascuna di queste esperienze da un punto di vista personale e professionale?
“Il campionato di Serie D è un torneo molto bello ed affascinante che mi ha aiutato a crescere permettendomi di vivere tante esperienze molto formative, visitare luoghi incantevoli e confrontarmi anche con realtà molto importanti. Ho dei ricordi stupendi in tutte le piazze dove ho giocato e ciascuna di queste formazioni mi ha aiutato a crescere a livello personale.”
Vista la tua grande conoscenza del Girone I, a tuo modo di vedere quali potrebbero essere le insidie e le possibili antagoniste del Catania in questa stagione?
“Io credo che il Catania sia nettamente superiore rispetto a tutte le altre formazioni, pertanto ritengo che gli etnei debbano guardare solo ed esclusivamente a loro stessi. Tuttavia dovendo scegliere una possibile antagonista mi viene in mente il Trapani che indubbiamente sta allestendo un’ottima squadra. Per il momento le altre avversarie non mi sembrano allo stesso livello dei granata.”
Che ne pensi della scelta societaria di puntare su un portiere under? Anche tu avresti seguito questa direzione oppure, considerando ambizioni, aspettative e pressioni della piazza, avresti virato su un estremo difensore di maggiore esperienza?
“A mio modesto parere in Serie D è fondamentale puntare su un portiere under perché le regole della federazione stabiliscono la necessità di schierare quattro giovani in ogni singola partita e, schierando un estremo difensore molto giovane, vi è la possibilità di utilizzare qualche over in più come giocatore di movimento. Ciò che realmente fa la differenza è il tesseramento di un portiere under che mostri le giuste sicurezze e garantisca un rendimento costante, inoltre in relazione alle aspettative ed alle pressioni della piazza di Catania bisognerebbe anche trovare un portiere di personalità che sappia reggere l’urto di una realtà così importante ed impegnativa. Sicuramente trovare il tassello giusto non è un compito facile ma credo che anche per il Catania sia assolutamente fondamentale puntare su un portiere under.”
Hai svolto tutta la trafila nelle giovanili etnee senza però riuscire ad esordire in prima squadra. Da catanese purosangue c’è più rammarico per non essere riuscito a coronare questo tuo grande sogno o, a prescindere da tutto, prevale la gioia per aver giocato nel Catania anche se solo a livello giovanile?
“A prescindere da tutto prevale in me la gioia di essere stato un tesserato del Catania. Sono molto fiero ed orgoglioso di aver indossato la maglia rossazzurra dal primo all’ultimo istante anche se ovviamente non posso negare che esordire in prima squadra sarebbe stato il mio sogno più grande. Purtroppo non ci sono riuscito ma in futuro chissà. Nella vita mai dire mai. Comunque in ogni caso dentro di me custodisco il prezioso ricordo di tutta la trafila trascorsa nelle giovanili e questo non potrò mai dimenticarlo.”
Dopo le ultime esperienze trascorse in Eccellenza con le maglie di Pedara e Leonzio cosa c’è nel futuro di Christian Biondi?
“Per questioni di compatibilità con il mio attuale lavoro adesso sono ripartito dalla Promozione venendo ingaggiato dal Misterbianco. Spero però un giorno di trovare la squadra giusta che voglia puntare su di me così da salire di categoria e ritornare in Eccellenza o magari anche in Serie D.”
Si ringrazia Christian Biondi per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.
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