Battaglia sportiva sarebbe dovuta essere e così puntualmente è stato. La Sancataldese ha messo in atto tutti i mezzi in proprio possesso pur di arginare la netta ed evidente superiorità tecnica dei rossazzurri. In maniera molto intelligente ed astuta i nisseni si sono arroccati in difesa cercando di portare la partita oltre il 90’ per poi giocarsi le proprie chance di passaggio del turno di Coppa Italia Serie D ai calci di rigore. Purtroppo per gli etnei la sfortuna e gli episodi hanno premiato la strategia dei padroni di casa. E’ stato il messaggio di benvenuto della Serie D, dove tutte le altre compagini del torneo quasi certamente giocheranno in maniera analoga, chiudendosi a riccio e cercando l’episodio giusto per colpire sfruttando gli episodi e le ripartenze.
A questo proposito la difesa etnea contro la Sancataldese praticamente non ha concesso quasi nulla. Se il giovane portiere lettone Klavs Bethers è stato chiamato in causa quasi esclusivamente in occasione dei tiri dagli undici metri il merito è soprattutto del reparto arretrato, bravissimo a leggere in maniera attenta e precisa ogni singola possibile situazione di pericolo reagendo tempestivamente alle (poche) sollecitazioni avversarie.
Sugli scudi Filippo Lorenzini, che già nella seconda metà della scorsa stagione aveva contribuito a riequilibrare la tenuta difensiva della formazione di mister Baldini. Nonostante le tante richieste provenienti dalla Serie C il centrale toscano ha deciso di scendere di categoria pur di sposare il progetto Catania, dimostrando attaccamento nei confronti dei colori rossazzurri. Alla prima uscita stagionale l’ex Turris ha risposto presente con un eccellente tempismo e lettura degli interventi, predicando calma e razionalità ai compagni di reparto, specie ai più giovani, iniziando con calma e tranquillità le azioni manovrate. Inoltre sui calci piazzati ha sfruttato nel migliore dei modi le proprie doti fisiche, sfiorando la prima marcatura stagionale. La presenza di Filippo Lorenzini tornerà molto utile al Catania anche in questo senso.
Chi ha tratto maggiore beneficio dalla vicinanza con il nativo di Massa è il promettente Alessio Castellini che, a discapito dei suoi 19 anni, ha disputato una gara gagliarda ed incoraggiante. Attento, concentrato e pulito negli interventi, il calciatore lombardo ha mostrato buone potenzialità, pertanto potrà rappresentare un ottimo prospetto sul quale puntare non solo in vista di questo campionato ma anche per le prossime stagioni.
I due terzini hanno offerto il loro contributo senza lesinare impegno, sudore e determinazione. Ancora la condizione fisica non è delle migliori ed in più il duro lavoro svolto durante il ritiro di Ragalna sicuramente ha pesato ma tutto sommato la prova offerta dal palermitano Giorgio Chinnici può considerarsi positiva. Certo pesa l’errore dal dischetto che di fatto ha condannato il Catania all’eliminazione ma nel complesso anche la prestazione del classe ‘02 è stata piuttosto incoraggiante per inserimenti, corsa e copertura difensiva. Il terzino mancino scuola Empoli deve ancora crescere ed affinare il proprio feeling con i compagni ma certamente i margini per migliorare ed offrire un apporto sempre più significativo alla squadra non mancano.
Sulla fascia destra anche il catanese Francesco Rapisarda può dare molto di più sebbene il contributo alla manovra non sia venuto meno. Migliorando la tenuta atletica l’ex Triestina si rivelerà uno dei perni imprescindibili di questa squadra. Infine un commento positivo lo merita il giovane Klavs Bethers. In città c’era il timore che un estremo difensore così giovane (18 anni) non riuscisse a reggere le pressioni di una piazza così importante ed impegnativa eppure il classe 2003 ha giocato all’esordio con personalità, attenzione, concentrazione ed un buon senso della posizione. Pur non dovendo mai sfoderare riflessi felini, l’ex Città di Sant’Agata ha evidenziato un’ottima reattività e lettura di gioco quando, alla fine del primo tempo, è uscito tempestivamente e con i giri giusti in presa bassa su Tuccio lanciato a rete. Anche sui calci di rigore il nuovo numero uno etneo ha fatto quel che ha potuto tenendo in vita il Catania con la parata su Garofalo.
Se il buongiorno si vede dal mattino, le fortune del Catania ‘22/23 passeranno anche da una difesa d’acciaio, ben assortita ed amalgamata in ogni singolo interprete. Se poi dal mercato dovesse arrivare qualche altro innesto di esperienza questo rappresenterebbe la classica ciliegina sulla torta in grado di rinforzare ulteriormente un muro che già è sembrato piuttosto solido e consistente.
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