Tra le figure professionali di maggior rilevanza all’interno di una squadra di calcio, l’allenatore occupa certamente un ruolo di primissimo piano. A lui spetta il compito di valutare, gestire e supervisionare la rosa messa a disposizione dalla società. Dopo tanta gavetta alla guida di diverse formazioni campane tra C2, Dilettanti ed Eccellenza, per Giovanni Ferraro è arrivata la grande occasione chiamata Catania SSD. Il nativo di Vico Equense sarà il principale condottiero di un gruppo che, sul campo, dovrà categoricamente vincere il Girone I della Serie D e completare così il primo fondamentale step del progetto di rinascita ideato dal presidente Ross Pelligra e dal suo gruppo imprenditoriale.
Per il raggiungimento di tale scopo, mister Ferraro dovrà essere bravo nella direzione del team rossazzurro tanto a livello tecnico-tattico quanto mentale. A prescindere dai moduli e dagli schemi di gioco, soprattutto in quarta serie bisogna mirare soprattutto al conseguimento dei risultati. Meglio badare al sodo, il bel gioco potrà essere un quid a disposizione del Catania che però non dovrà mai fare a meno del cinismo, della concretezza e del pragmatismo.
La sfida di Coppa Italia contro la Sancataldese incarna alla perfezione lo spirito della squadre di Serie D, evidenziando contemporaneamente i pregi e difetti di una squadra qualitativamente superiore come il Catania. Nel corso dei novanta minuti regolamentari gli etnei hanno avuto un netto predominio territoriale e nella circolazione di palla non riuscendo però a concretizzare la mole di gioco prodotta e finendo così con lo sbattere contro le barricate innalzate dai verdeamaranto. Alla fine la compagine nissena è riuscita a porre il match su binari a loro favorevoli estromettendo, ai calci di rigore, i rossazzurri dalla competizione.
Sicuramente molte altre compagini di D si chiuderanno ermeticamente nel tentativo di mantenere inviolato il punteggio, per poi provare a sfruttare le azioni di rimessa e contropiede. Mister Ferraro quindi dovrà saper leggere ciascuna gara senza mai farsi prendere dall’ansia spasmodica del risultato, infondendo calma e tranquillità ai propri ragazzi. Il tecnico di Vico Equense dimostrerà di possedere i requisiti giusti per gestire oneri ed onori di un incarico così importante in una piazza decisamente calda ed ambiziosa? Determinazione, umiltà, idee, voglia di fare ed esperienza non gli mancano, vedremo se saprà trasmettere questi valori ad una squadra composta da tanti giocatori che ben figurerebbero anche in Lega Pro.
Sarà determinante il ruolo di Ferraro anche nella gestione del gruppo a livello emozionale e comportamentale, evitando il manifestarsi di malumori o la creazione di fazioni nello spogliatoio. Soltanto attraverso la compattezza ed unione d’intenti il Catania potrà superare le insidie della quarta serie, per cui mister Ferraro, con l’ausilio della dirigenza e di tutte le altre componenti dello staff tecnico, dovrà guidare nel migliore dei modi una fuoriserie che, se ben gestita e governata, saprà regalare grandi gioie e soddisfazioni al proprio pubblico.
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