Sono trascorsi due anni esatti dall’iscrizione del Catania al torneo di Serie C 2020/2021 formalizzata dalla Sigi, per la prima volta proprietaria del club rossazzurro. Si pensava di porre le basi per un Catania capace di risollevare le proprie ambizioni dopo anni di buio pesto. Chi preannunciò di avere effettuato il salvataggio del Calcio Catania, lo fece assumendo toni trionfalistici. In realtà emerse uno scenario ben diverso, con la società dell’Elefante iscritta faticosamente anche al campionato successivo ma dichiarata fallita a dicembre 2021 e la cancellazione del titolo sportivo ad aprile scorso. Questo il comunicato ufficiale datato 5 agosto 2020 che, oggi, viene ricordato come il simbolo della prosecuzione di un’agonia fino ad arrivare all’esplosione del disastro completo:
“Il Calcio Catania rende noto di aver depositato presso gli uffici della Lega Italiana Calcio Professionistico la domanda di ammissione al campionato Serie C 2020/21. Ottemperando a tutte le disposizioni previste dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio per il rilascio della Licenza Nazionale, afferenti criteri legali, economico-finanziari, infrastrutturali, sportivi ed organizzativi, il nostro club ha tagliato un traguardo impronosticabile per una società sulla quale, a pochi giorni dalla scadenza dei termini per evitare di perdere il titolo sportivo, pendevano un’istanza di fallimento e quella procedura concordataria che, come noto, in generale presuppone e certifica una grave crisi economica. Alla luce di un simile punto di partenza, il completamento dell’iter per l’iscrizione non è più routine ma un fatto prodigioso. Il valore di questa chiara impresa precede sul piano della concretezza qualsiasi affermazione in ambito sportivo, perché per vincere occorre esserci e la matricola federale 11.700 non avrebbe più vinto né pareggiato o perso se la S.I.G.I., sapientemente guidata da un’impostazione tecnico-giuridica rivelatasi vincente in ogni passaggio della tormentata vicenda di acquisizione delle quote azionarie, non si fosse spesa al meglio e al massimo, in tempi ridottissimi”.
“È opportuno ricordare che l’assistenza legale costantemente ricevuta ha consentito al Catania di vincere la partita più importante, quella giudiziaria: l’identità storica rossazzurra, oggi, è salva proprio grazie alla via di diritto percorsa. Dal 24 luglio S.I.G.I. è Calcio Catania: in meno di due settimane, vissute facendo tesoro dei minuti e dei secondi per giungere alle soluzioni e non potendo permettersi il lusso di commettere il minimo errore, è stata compiuta una missione molto difficile. Ai tifosi, ai soci, ai partner commerciali, ai rappresentanti delle istituzioni che hanno operato nel pieno rispetto dei principi di legalità e trasparenza, un sincero ringraziamento. Questa compattezza è il tesoro che custodiremo per progettare e costruire un futuro all’altezza del nostro blasone. Non dimenticando i sacrifici profusi, necessari per rispettare il termine perentorio del 5 agosto 2020, siamo pronti a vivere le sfide del domani, sicuri di poter contare sulla fondamentale partecipazione di tutta la città”.
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