Era il 9 aprile quando il Tribunale di Catania interrompeva l’esercizio provvisorio del Calcio Catania seguito al fallimento del 22 dicembre 2021, mettendo la parola fine ad una lunga storia rossazzurra. Oggi, alle 9.30, la città ha di nuovo una società di calcio che la rappresenta. “Catania SSD”, questo il suo nome, è una società a responsabilità limitata costituita nello studio del notaio Stefano Bandieramonte, a Mestre, in quel di Venezia. La sede sarà ovviamente a Catania, in via Musumeci 171.
Per la città di Catania questa è una tappa davvero importante che ha il sapore vero della rinascita. E l’augurio è che sia una rinascita nel segno della grandezza, della valorizzazione di programmi importanti che diano lustro all’intera comunità catanese. Al momento pochi sono gli elementi concreti venuti fuori con ufficialità di conferma. Il capitale sociale di 10mila euro sarà successivamente rimpinguato ed è stata ribadita la centralità della figura di Vincenzo Grella nella struttura societaria. Per lui importantissime nomine di vicepresidente e amministratore delegato, segno anche dell’enorme fiducia accordatagli dalla proprietà, rappresentata da Ross Pelligra, presidente rossazzurro.
All’interno dello staff ci sarà un mix tra uomini di fiducia del direttore sportivo che sarà Antonello Laneri, salvo ripensamenti dell’ultima ora, e vecchie conoscenze rossazzurre. Dal collega Angelo Scaltriti per la comunicazione al team manager Emanuele Passanisi, passando per Marco Biagianti ma anche altri gettonatissimi a tornare in auge nel nuovo Catania. E speriamo fortemente che sia così perché per quanto sia necessario dare una sterzata rispetto al passato, bisogna sempre dare valore al merito di chi ha fatto bene negli anni.
Questa sensibilità non manca al Gruppo Pelligra, anche se aspettiamo altri passi – concreti – circa la costruzione di tutta la struttura societaria, dirigenziale e tecnica e soprattutto circa la gestione di quella che sarà la nuova squadra del Catania, che dovrà con le unghie e con i denti vincere il campionato di Serie D per tornare tra i professionisti, palcoscenico obbligato per il blasone del passato e l’importanza della città nello scenario calcistico nazionale.
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