L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
L’ex difensore del Catania Nicolas Spolli, che oggi si occupa dell’area scouting per un’agenzia e continua a sentire molti argentini con cui ha condiviso anni bellissimi, da Izco a Gomez passando per Maxi Lopez, Barrientos e Andujar, concede un’intervista al quotidiano locale:
“Catania è casa mia, mia moglie è di Catania e qui sono nati i miei figli, sono molto orgoglioso di avere vestito questi colori. L’aspetto più bello è che nessun calciatore o Presidente è più grande e importante del Catania e dei suoi tifosi. Ricominciare da capo non è mai facile. Sono stati anni di sofferenza per la città e i tifosi. Penso che sia giusto aver riscoperto l’entusiasmo della gente”.
“E’ chiaro che il progetto tecnico deve essere importante, i soldi e basta non assicurano la vittoria. Resto perplesso solo di una cosa: non capisco perchè non sia stato ancora scelto l’allenatore. Io sono del parere che una società così bene organizzata e con queste risorse avrebbe dovuto ufficializzare l’allenatore insieme al Direttore Sportivo. Soprattutto se il suo obiettivo è vincere il campionato. Io non sono d’accordo con i casting degli allenatori, ma voglio fidarmi dell’esperienza di questi dirigenti”.
“Possibile ritorno di Lodi e Biagianti? Marco so quanto ha dato, merita assolutamente di tornare. Per quanto riguarda Lodi ho giocato con lui, ma non ho seguito in questi anni la Serie D. Piuttosto, giusto che ogni società faccia le sue valutazioni ma mi dispiace che una figura tanto importante per la storia del club come Izco non sia stato ancora sentito per sapere se è dentro o fuori dal progetto”.
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