L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
14 reti e due assist per Michele Paolucci con la maglia del Catania. L’attaccanta ora in forza al Manitoba, squadra della Usl League Two nordamericana che lo vede protagonista nella veste di giocatore-dirigente, concede un’intervista al quotidiano locale:
“Il primo vero amore non si scorda mai, il tempo non intacca il mio amore per Catania, Seguo sempre il Catania da tifoso. Recentemente qui in Canada ho risposto ‘Catania’ alla domanda ‘Per quale squadra italiana tifi?’, questo lascia intendere il mio rapporto con la città e con i tifosi, nel mio cuore sempre. Chi ha avuto la fortuna di entrare visceralmente dentro la storia del Catania non può cancellare certi momenti. Il legame con Catania è destinato a non finire mai e spesso molti tifosi mi fanno sentire il loro affetto, fa tanto piacere. La partita che rigiocherei? Il derby in casa vinto 2-0 che non ho mai potuto disputare per l’unica espulsione della mia carriera per somma di cartellini gialli. Avrei desiderato da pazzi giocare quella partita.”
“Avevo annusato l’aria del disastro lo scorso anno, quando ho visto e letto dell’avvicinamento di alcuni personaggi ridicoli, ho capito che il destino era segnato. Ho appreso di questo nuovo gruppo che ha voglia e ambizione. A questi professionisti faccio un grande in bocca al lupo, spero – e credo – che questi dirigenti capaci possano garantire un futuro radioso al nostro Catania. L’inizio è sembrato di buon auspicio”.
“Ci vogliono pazienza, calma e progetti. L’esempio Palermo ha insegnato in generale che realtà come queste possono rinascere. Catania merita il meglio e deve attrarre persone serie e categorie diverse. Si può solo risalire”.
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