Il Vice Presidente ed Amministratore Delegato Vincenzo Grella illustra i contenuti salienti del progetto Catania, in attesa che venga ufficializzata l’ammissione del club al prossimo campionato di Serie D:
“Sognavo da tempo di avere l’opportunità di portare un club nei vertici del calcio, farò di tutto nei limiti delle mie possibilità per portare Catania dove merita. Ringrazio Rosario e la sua famiglia per la fiducia riposta in me. Conosco bene il calcio italiano e la storia del Catania. Mi riempie di grande orgoglio il ruolo che ricopro in una realtà che merita di stare in alto. Ringrazio anche Sergio Parisi che nei primi passaggi da Vice Presidente mi è stato di grande aiuto per capire bene il territorio e le varie difficoltà per un progetto partito poco tempo fa. Inoltre l’avvocato Dario Motta mi ha aiutato insieme a Dante Scibilia nel far partire la macchina a Catania, ringrazio entrambi”.
“In questo momento abbiamo poco tempo per strutturare il settore giovanile, ma faremo qualcosa insieme ad Orazio Russo per avviare l’attività lasciando grande spazio allo sviluppo ed alla collaborazione con i club locali. Mi hanno detto che in passato questo aspetto non funzionava molto bene ma farò di tutto perchè ci sia questa collaborazione con un coinvolgimento di tutti i club della provincia. Catania sarà la società di riferimento e riconoscerà i club “satellite”, se vogliamo usare questa parola, in più modi. Serve anche una struttura dove fare allenare i ragazzi, una nostra casa per sviluppare dei calciatori e formare uomini che rappresentino la città. Ho sempre detto a Rosario che questo aspetto voglio curarlo bene, servirà un piano pluriennale da mettere in pratica. Il settore giovanile è uno dei punti principali del programma. Un settore giovanile che venga rispettato in tutta Italia”.
“La scelta dell’allenatore? Valutiamo in particolare tre profili. Il mister è un pezzo fondamentale della prima squadra, stiamo facendo valutazioni, non abbiamo ancora deciso perchè per me l’allenatore è una figura molto importante all’interno del club. Faccio tantissime verifiche sotto tutti i punti di vista. Sceglierò un uomo a cui darò tutto quello che serve per vincere. Non è una decisione da prendere con leggerezza. Abbiamo già individuato e ‘bloccato’ profili di calciatori che fanno al caso nostro, ma senza l’iscrizione non possiamo tecnicamente fargli firmare il contratto. Aspettiamo che la Federazione – con cui abbiamo contatti regolari – ci dia la possibilità, per poi mettere insieme la squadra. Conosco bene le tempistiche, dormo poco perchè so di avere ancora tanto da fare. Non ho paura del lavoro che mi aspetta e non voglio deludere il Presidente. Quindi devo ragionare e riflettere prima di decidere. Avremo in programma la partenza per il ritiro il 2 agosto sostenendo 14 giorni di preparazione, vogliamo cercare di formare non solo una squadra ma un gruppo che produca i risultati che vogliamo. Preferisco dire una parola in meno. Conosco bene quanto valgono fatti e proclami”.
“Quanti Under prenderemo? In linea di massima il numero si aggira su 10/12. Conosco tanti club di Serie A, non mi farò trovare impreparato. La Serie D? La squadra da temere è il Catania. Noi metteremo a disposizione del mister una squadra molto competitiva. Io ho sempre portato grande rispetto per gli avversari da calciatore e amante dello sport in generale, ma penso alla mia squadra, non temerò neanche la Juventus il giorno che ci giocherò. A scendere in campo sono 11 uomini, 2 gambe e due braccia, io voglio mettere insieme una squadra che rispetti la maglia che porta, ognuno con le proprie caratteristiche, con voglia di vincere e fare qualcosa di speciale per entrare nella storia del Catania. I giocatori dovranno avere questa mentalità per far parte del nosto club. Ragazzi con voglia di fare, che non abbiano paura del campo e dell’avversario, di nulla”.
“Campo d’allenamento? Stiamo cercando il luogo più adatto considerando che il tempo non è a nostro favore ma c’è grande collaborazione con il Comune. Spero che decideremo a breve. Discorso analogo per il ritiro, stiamo valutando 2-3 siti insieme a Laneri che conosce molto meglio la zona avendo svolto tanti ritiri in Sicilia, mi sto facendo guidare un pò da lui. Vorrei tenere la squadra più vicina possibile alla città per avere il contatto con la gente, non voglio andare lontano da Catania. Quanti giocatori già disponibili a firmare? Conosco bene i calciatori, sono stato dalla loro parte per tanti anni. Dicono che vengono, poi bisogna vedere quando sarà il momento di ufficializzare le cose. Possiamo anche modificare le scelte se troviamo di meglio. Mi chiamano in continuazione anche giocatori di livello molto più alto disposti a venire in Serie D perchè vedono un progetto serio con personaggi seri e prospettive importanti. Dobbiamo decidere gli incastri, i giocatori disposti a venire di siocuro non mancano”.
“L’idea è di costruire un club che possa competere ai massimi livelli avendo dentro ragazzi del territorio catanese. Per fare questo ci vuole tempo, infrastrutture, il vero sentimento di chi lavora per il Catania. Una vera passione per far crescere questi ragazzi all’interno della società. Sarò molto presente nella costruzione dal basso verso l’alto. Voglio vedere i ragazzi di Catania, della provincia. Non pensare di andare verso Nord ma tracciare il percorso per loro nel tempo, non si può fare in un giorno. L’Atalanta ha fatto un grande lavoro in termini di settore giovanile. Noi vogliamo fare qualcosa di simile con una squadra competitiva, di cui la gente deve essere orgogliosa. Io ne sono responsabile. Non avrei accettato l’incarico se non avessi avuto energia, forza e voglia. Cerco di avere intorno persone che possano farmi crescere nel ruolo e capiscano le idee di Rosario per il futuro del Catania”.
“Perchè abbiamo scelto Laneri? Una decisione fortemente basata sulla sua esperienza in D. Aggiungo il fatto che è siciliano, conosce tutti i vari campi dove noi andremo. Inoltre ho visto in lui una voglia di fare qualcosa di speciale, visto che forse nella sua carriera non ha mai avuto una grande opportunità per esprimersi al meglio. Vede in questo progetto un modo per effettuare un salto di qualità. Ho sentito tanti direttori, anche di Serie A, disposti a scendere in D, per quello avevo tanti dubbi iniziali ma poi sono andato sul concreto e ho trovato in Antonello l’uomo giusto per rilanciare il Catania. Se allestiremo prevalentemente una squadra di categoria? La base sarà di giocatori che conoscono bene il campionato, che hanno vinto o avuto successo lasciando anche spazio a qualche giocatore di livello superiore che abbia però le caratteristiche ed il profilo che ben si sposi con il nostro progetto. Vorremmo avere una continuità nella rosa negli anni a venire, senza smontare la squadra ogni anno. Bisogna trovare l’equilibrio giusto, lasciando un pò di spazio anche al mister per trovare dei profili più precisi anche se la maggioranza della rosa la costruirò insieme a Laneri”.
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