Svincolatosi dal Catania, il duttile calciatore classe 1991 Andrea Zanchi riparte con entusiasmo ed il pieno di ambizioni dal Padova. Riportiamo le prime dichiarazioni di Zanchi in qualità di tesserato biancoscudato dal ritiro abruzzese di Rivisondoli. Riportiamo di seguito un estratto:
“Arrivo a Padova con molte ambizioni e voglia di tagliare traguardi. Nella mia carriera ho vinto due campionati, una coppa Italia, una Supercoppa di categoria. E ho perso due playoff. Ho una spiccata propensione offensiva – spiega – Mi piace far segnare gli altri: diciamo che mi esalto nel cercare gli assist. A Catania, due campionati fa, ho giocato da braccetto, da terzo di sinistra nei tre di difesa. L’anno scorso invece in fascia, e c’era Simone Russini esterno d’attacco. Tra noi c’è intesa, lui è un giocatore molto forte per la categoria: ha fisicità, tecnica, intelligenza. Sicuramente un calciatore con doti, abile nel creare spazi. E’ facile essere in sintonia con lui, sono contento di essere ancora nella stessa squadra. Caratterialmente sono un lavoratore: in ogni partita e in ogni allenamento lavoro per dare il massimo” (fonte telenuovo.it).
“L’obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile. Ho avuto la sfortuna di trovarmi in qualche situazione poco felice, non per colpa mia come Rieti, Pro Piacenza e Catania l’ultimo anno, ho tanta voglia di rimettermi in gioco. Gli ultimi sei mesi a Catania sono stati pesanti, non era facile perché non si sapeva ogni giorno cosa aspettarsi, a chi fare riferimento. Ritrovo mister Bruno Caneo? Potevo andare alla Turris lo scorso gennaio, poi il direttore Pellegrino del Catania non mi ha lasciato partire” (fonte padovasport.tv).
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