Rossazzurro negli anni ’90, vivendo l’avventura ai piedi dell’Etna per quattro anni nel settore giovanile, l’ex difensore Giuseppe Provenzano è oggi uno stimato sacerdote. Nato a Santa Caterina, viene descritto dal quotidiano L’Avvenire come una persona avente “un sorriso rassicurante e un’espressione solare, serena, testimone di come la vocazione possa stravolgere in bene una vita già impostata su solidi binari”. Don Giuseppe, oltre ad essere cresciuto nelle giovanili del Catania, è stato professore di Educazione fisica, istruttore di nuoto intensamente impegnato, anche nel recupero dei disabili. Una vita orientata al lavoro e alla prospettiva di metter su famiglia. “Di sé racconta che non era particolarmente devoto anche se «mia mamma mi ha chiesto sempre un’ora alla settimana per la Messa della domenica». Proprio la presenza materna è stata determinante: accompagnando un amico in viaggio a Medjugorje con sua madre, Giuseppe si è ritrovato una sera a recitare il Rosario con i pellegrini sentendo «una gioia mai provata prima che si è impadronita del mio cuore e sulla quale ho cominciato a riflettere profondamente, scavando dentro di me»”. Quattro anni dopo entra in Seminario. Passano otto anni e arriva l’ordinazione sacerdotale nella cattedrale di Caltanissetta. Per una vocazione all’insegna della gioia.
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