ESCLUSIVA – Pelosi: “In rossazzurro emozioni uniche. Catania e Australia, possibile partnership. Pelligra imprenditore molto serio”

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Claudio Pelosi

Contattato dalla redazione di TuttoCalcioCatania.com l’ex bomber rossazzurro Claudio Pelosi ha ripercorso brevemente il proprio triennio catanese. Spazio poi al momento attuale vissuto dal Catania con un pensiero rivolto sia al recente passato, con il fallimento societario, che al prossimo futuro, sotto la gestione del Pelligra Group. Infine da ex calciatore dell’Adelaide City non poteva mancare una riflessione sul calcio australiano e sui possibili interessi che potrebbero coinvolgere direttamente anche il Catania Calcio.

Claudio, con il Catania hai vissuto tre annate di serie C…
Senza dubbio l’esperienza di Catania è stata unica e molto positiva. Ho dei ricordi bellissimi e parecchio intensi, anche se purtroppo a livello sportivo non riuscimmo a raggiungere la promozione in Serie B. Nonostante i risultati un po’ altalenanti e la prolungata permanenza in terza serie, la Domenica lo stadio era perennemente pieno e tutti i tifosi erano sempre pronti a sostenerci, incitarci e trascinarci. Quella di Catania è stata un’avventura davvero stupenda. Non potrò mai dimenticare le gare casalinghe, con una media di circa 10/11 mila spettatori a partita, e la vittoria per 2-0 alla “Favorita” di Palermo. Quella fu una gara che noi dominammo dall’inizio alla fine e poi quel missile terra-aria scagliato da Cipriani da oltre trenta metri fu qualcosa di veramente magico e straordinario. Nonostante siano passati ormai tanti anni, i social network contribuiscono a mantenere vividi i ricordi di quel momento ed ancora oggi sono tantissimi i tifosi che mi contattano per raccontarmi della gioia e delle emozioni che hanno provato. Catania mi ha fatto provare sensazioni uniche e per questo non potrò mai dimenticarla.

Oggi il Calcio Catania 1946 non esiste più, ma è il momento della rinascita.
Rispetto alle vicende della mia epoca, con i fatti del ‘93, il percorso è stato molto diverso anche se l’epilogo purtroppo similare. Quella volta la radiazione fu uno sgarbo che la Federazione fece nei confronti della città e del cavaliere Massimino. Io ed i miei compagni apprendemmo la notizia durante il ritiro estivo e da quel momento fummo liberi di accasarci altrove mentre il Catania, pur riuscendo a scongiurare la scomparsa definitiva, dovette ripartire dall’Eccellenza. Adesso la vicenda è molto diversa visto che il club storico non esiste più e si dovrà ricominciare da zero. Mi dispiace davvero tanto anche perché speravo che negli ultimi due anni si potesse intraprendere un percorso di risanamento che invece non si è mai materializzato. Adesso non si può far altro che guardare avanti e sperare che questo nuovo proprietario italo-australiano possa ridare lustro al Catania Calcio.

A proposito di Ross Pelligra, che impressione ti ha fatto il nuovo presidente del Catania Calcio?
A primo impatto mi ha fatto un’ottima impressione. Inoltre io sono molto legato all’Austalia, avendo giocato là per tre anni, quindi dal mio punto di vista rappresenterebbe il mix perfetto che andrebbe a fondere due realtà a me molto care. Un presidente australiano proprietario del Catania, cosa potrei chiedere di più? Scherzi a parte, Ross Pelligra mi sembra la persona giusta al posto giusto. Tanti miei amici australiani mi hanno parlato del fatto che lui sia un imprenditore molto serio ed importante e con grosse potenzialità economiche. Il Pelligra Group mi sembra che abbia l’ambizione, la possibilità e la volontà di rilanciare i colori rossazzurri ed il loro arrivo in città ha permesso di riaccendere quella passione ed entusiasmo che sembravano del tutto spenti dopo la cocente delusione del fallimento. Spero quindi che la nuova proprietà possa regalare tante gioie e soddisfazioni a questa splendida città e tifoseria.

Da ex calciatore dell’Adelaide City e conoscitore del calcio australiano, potresti dirci quanto è diverso il campionato australiano rispetto a quello italiano e com’è l’orientamento nei confronti del mondo del pallone?
“Ho giocato per tre anni nella massima serie australiana disputando circa un’ottantina di partite e segnando una trentina di reti, per cui ho un’esperienza diretta del loro campionato. Inoltre insieme ai miei soci già da un po’ di tempo agisco sul territorio attraverso una società (AG Sport e Servizi) il cui obiettivo è quello di portare alcuni calciatori italiani nelle serie minori australiane così da creare contemporaneamente posti di lavoro ed aiutare il percorso di crescita di tutto il movimento calcistico locale. Il campionato australiano è molto diverso rispetto al nostro. Innanzitutto in A-League, cioè la nostra Serie A, non esistono le retrocessioni ed i campionati minori non sono strutturati a livello nazionale ma provinciale (NPL). Ogni singola grande provincia ha un certo numero di squadre e soltanto le formazioni che a fine stagione riescono a trionfare nel proprio girone hanno la possibilità di contendersi la coppa (Australia Cup) giocando con le squadre della massima serie. È un mondo calcistico molto diverso rispetto al nostro ma dal 2023 si proverà a cambiare le cose creando l’A-League 2, cioè una sorta di Serie B, ed inserendo così il meccanismo delle retrocessioni e promozioni. Bisogna considerare comunque che, a livello maschile, il calcio non è considerato uno sport principale visto che vanno molto forte il rugby, il cricket e tante altre attività. In questi anni però si sta lavorando molto e si continuerà a farlo per migliorare il livello del campionato e, negli ultimi tempi, stanno arrivando anche tantissimi giocatori ed allenatori stranieri, tra i quali figura pure Alessandro Diamanti, ormai colonna portante del Western Union di Melbourne. Diciamo che il percorso è ancora lungo ma pian pianino si sta provando a migliorare le cose.

In questo momento la città di Catania e l’Australia sono più vicine che mai. Credi quindi che l’acquisizione da parte di Ross Pelligra del Catania Calcio possa sviluppare delle partnership, sia commerciali che sportive, tra la piazza etnea e la nazione oceanica?
Credo proprio di sì ed anzi ritengo che la presenza nello staff del presidente Pelligra di due grandi conoscitori del campionato italiano ed australiano come Grella e Bresciano non sia casuale ma preluda proprio ad una possibile partnership tra il Catania e l’Australia. Credo addirittura che questa opzione facesse già parte del progetto di Ross Pelligra al momento della manifestazione d’interesse e ritengo che questa possibile ed ipotetica collaborazione possa giovare tanto al Catania quanto alla federazione australiana. In ogni caso nutro la massima fiducia nei confronti del Pelligra Group perché spero vivamente che questo gruppo investa tempo, risorse ed energie per riportare in alto questo magnifico club ed i suoi splendidi tifosi. A tal proposito vorrei ringraziare tutti i sostenitori rossazzurri per gli attestati di stima e le manifestazioni di affetto che ancora oggi mi tributano facendomi emozionare immensamente. Ripercorrere insieme a loro i momenti vissuti ai piedi dell’Etna mi mette i brividi, per cui non posso che sentirmi onorato ed orgoglioso di aver indossato la maglia rossazzurra. Nella mia carriera ho giocato in tredici club ma soltanto con 2-3 piazze ho instaurato un legame molto profondo ed intenso e tra queste Catania ha un posto speciale nel mio cuore. Spero con tutto me stesso di festeggiare il più presto possibile il ritorno di questa città nei grandi palcoscenici nazionali. Un abbraccio a tutto il popolo etneo.

Si ringrazia Claudio Pelosi per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

 

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