CATANIA: la Serie D degli Under e della programmazione, gioco di nervi e astuzia

0
844

Tra le informazioni più significative in merito al tema calcistico emerse in occasione della conferenza stampa di presentazione generale dei progetti della Società Sportiva Dilettantistica Catania, alcune riflessioni in merito all’organico da parte del vicepresidente e Ad etneo, Vincenzo Grella, che ha parlato di oltre una decina di Under da assoldare e di una squadra di categoria, potenziata da elementi di categoria superiore.

Al fine del raggiungimento dell’obiettivo, il Catania si è avvalso della collaborazione di un dirigente che conosce il territorio e il campionato in cui i rossazzurri militeranno il prossimo anno – salvo cataclismi (la Serie D, Girone I), ovvero Antonello Laneri. La scelta dell’allenatore potrà portare a qualche ulteriore pedina, decisa di concerto, ma si è lasciato intendere che il grosso è già stato fatto dal direttore sportivo (Laneri appunto) e lo stesso Grella.

Interessante ipotizzare un organico per metà composto da giovani, tra calciatori di proprietà e altri che potrebbero giungere in prestito alle falde dell’Etna da categorie superiori. Ripartire dai giovani sembra un po’ il leit motiv della conferenza di mercoledì, giovani e territorio, il tandem vincente su cui puntare per la costruzione di un progetto lungimirante. Ecco perché la Serie D, per quanto sarebbe stato meglio evitarla, sarà anche un’opportunità per gettare le basi sul futuro del sodalizio catanese.

Passando agli aspetti di tattica, immaginando anche alcune conferme tra i nomi più gettonati tra i calciatori in arrivo (Lodi in primis), un ruolo fondamentale sarà ricoperto dal reparto difensivo e dagli esterni (del pacchetto arretrato se si giocherà con lo schieramento a 4 dietro, o di centrocampo se si opterà per un modulo con tre difensori). Di solito infatti vincono il campionato le squadre difensivamente più attrezzate e più capaci di colpire gli avversari in velocità, sfruttando corsa e qualità tecnica. Al bando i tatticismi del professionismo, la Serie D è un gioco di nervi e di astuzia in cui l’esperienza dei veterani e la spensieratezza dei giovani (bravi) fanno davvero la differenza. Per gli slot under solitamente si punta al portiere, agli esterni e a un centrocampista ma il gioco degli incastri con le sostituzioni ovviamente possono sempre rimescolare le carte.

Con la giusta organizzazione di gioco, la giusta pazienza e, soprattutto, la garra della squadra e la voglia della gente che spingerà il gruppo, vincere sarà possibile!

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***