In una città dall’indole fortemente “pallonara” la scomparsa della squadra di calcio è stata vissuta come un vero e proprio dramma cittadino. Per una piazza estremamente emotiva e passionale l’aver perso matricola e titolo sportivo ha gettato nello sconforto più totale la tifoseria che, in meno di un decennio, ha visto la propria squadra del cuore passare dall’ottavo posto in Serie A all’amarissima retrocessione a tavolino in C (con tanto di inchiesta giudiziaria ancora in corso), con il costante susseguirsi di vicissitudini extracalcistiche e le continue promesse di rilancio mai realmente concretizzate che hanno acuito il malessere della cittadinanza, non solo nel contesto calcistico.
Prima dell’avvento del gruppo Pelligra addirittura si ipotizzava che, anche ricominciando da zero, nessun imprenditore o gruppo imprenditoriale serio si sarebbe fatto avanti per risollevare le sorti del club, perché spaventato o anche solo poco attratto dal contesto cittadino. Nonostante le sue criticità e problematiche Catania però ha sorpreso tutti ancora una volta, riuscendo ad ammaliare con le sue bellezze e potenzialità inespresse un businessman di livello internazionale, disposto a scommettere sul rilancio di questa città tanto sul piano sportivo quanto su quello urbano. L’arrivo di Ross Pelligra è stato accolto con rinnovata gioia ed entusiasmo, riaccendendo nella tifoseria quella passione che, a causa del percorso sportivo degli ultimi sette anni, sembrava sopita per sempre. Il bagno di folla avvenuto allo stadio “Massimino” lo scorso lunedì certamente non ha lasciato indifferente il neopresidente etneo, il quale però ha avuto soltanto un assaggio dell’affetto e della stima che questa piazza riesce a trasmettere se ricompensata con altrettanta dedizione ed amore.
A Pelligra il compito di ripagare la fiducia incondizionata che questa città ha riposto nei suoi confronti, considerandolo il grande “principe (Ross)azzurro”, attraverso lavoro, dedizione, ambizione e, soprattutto, concretezza. Alle parole, idee e buoni propositi dovranno necessariamente seguire i fatti, imbastendo e costruendo un progetto di risalita che sia quanto più rapido possibile. Rinascere più belli e forti di prima è possibile e questa città, con la propria secolare storia, lo conferma. In tal senso un ruolo di primo piano può e deve essere rivestito proprio dal mondo dello sport e dal calcio in particolare, il quale dovrà fungere da volano ideale per risollevare il contesto socio-economico ed attrarre così ulteriori investitori/investimenti utili anche per l’intero territorio. Si dice spesso che nel calcio moderno la squadra di football rappresenti l’immagine della città ed in effetti considerando il declino contemporaneo degli ultimi anni capitato sia al Calcio Catania che alla piazza etnea questa espressione non può che risultare azzeccata. Il popolo catanese però non può accontentarsi di vivere in questa bassa mediocrità ma dovrà ambire a qualcosa di meglio, unendosi e compattandosi più che mai per superare i propri limiti e vincere le proprie criticità. La speranza è che attraverso il calcio, ma più in generale tramite lo sport, questa città riesca ad uscire dal pantano nel quale è piombata prendendo come punto di riferimento quelle realtà, come ad esempio l’Ekipe Orizzonte di pallanuoto o il Catania Beach Soccer, che rappresentano delle vere e proprie eccellenze cittadine. La squadra di calcio dovrà porsi l’ambizioso obiettivo di ritornare ad essere il più grande motivo di vanto ed orgoglio sportivo di questa piazza per poi magari un giorno, si spera non troppo lontano, provare ad amalgamare il tutto allestendo un’unica mega struttura polisportiva, alla stregua delle più grandi realtà sportive internazionali.
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