In futuro il Gruppo Pelligra riacquisirà denominazione e logo storico del Catania, intanto però ha costituito la “Società Sportiva Dilettantistica” e acquisito il nuovo simbolo temporaneo rossazzurro. In entrambi i casi viene rispettata con fierezza la storia del Catania tutta.
A partire dal lontano giugno 1929, quando il Catania assunse la denominazione di “SS” (Società Sportiva), partecipando anche a campionati di Prima Divisione, Serie B e C. Allenata da Giorgio Armari, la squadra venne inserita nel girone A del campionato di Seconda Divisione Sud e fu la prima società a portare il nome della città dell’Elefante e indossare i caratteristici colori rossazzurri ripresi dal gonfalone cittadino.
Per questi motivi la SS Catania può essere considerata la vera antesignana del Calcio Catania ’46, nato dopo la caduta del regime fascista. E proprio l’anno 1946 è stato inserito all’interno del logo realizzato da Giuseppe Liuzzo, catanese di nascita e docente di Brand Design presso lo IED di Milano, onorando 75 anni di storia fatta di gioie, dolori, passione e orgoglio su tutti i campi d’Italia.
La storia di un Catania che non c’è più ma destinato a rimanere vivo nei ricordi dei tifosi che, adesso, si aggrappano al piano di rilancio del Gruppo Pelligra e ripartono dall’essenza e dall’amore verso i colori rossazzurri, mai tramontato. Rifacendosi alla scritta presente in città nella Porta Giuseppe Garibaldi: “Melior de cinere surgo”, cioè “rinasco dalle mie ceneri ancora più bella”. Una frase, un motto, uno stile di vita in cui si identifica un’intera città.
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