19 luglio 2011. Il Catania perfeziona l’acquisto di un prodotto della cantera dell’Atletico Madrid, Sergio Gontán Gallardo, meglio conosciuto come Keko. I rossazzurri riescono a prelevarlo a parametro zero, di lui si parla davvero un gran bene ma trova pochissimo spazio ai piedi dell’Etna. Dopo l’esperienza in prestito al Grosseto, l’esterno offensivo spagnolo torna in Sicilia dove, dal 2012 in poi, totalizza 23 presenze in Serie A siglando il primo gol nel massimo campionato il 24 febbraio 2013 contro il Parma.
Abile nel dribbling, dotato di una buona velocità e tecnica, ha un ottimo senso dell’assist ma pecca di precisione e freddezza davanti alla porta. Nel 2014 scade il vincolo contrattuale con il Catania che non esercita l’opzione di rinnovo contrattuale per un ulteriore biennio. Keko, pertanto, prosegue la carriera all’Albacete ed all’Eibar prima di effettuare il salto di qualità al Malaga e vestire le casacche di Real Valladolid e Deportivo La Coruña. Da gennaio è un calciatore del Sacramento Republic (Stati Uniti, California).
Qualche anno fa, ai microfoni della stampa spagnola, tornò sull’esperienza vissuta nella sponda rossazzurra della Sicilia rilasciando le seguenti dichiarazioni: “Nei primi anni al Catania non ho avuto spazio in campo. E’ stato un momento difficile. Sono tornato a metà maggio e fino ad agosto mi sono allenato da solo. L’agente che avevo in quel periodo non riusciva a trovare una squadra che fosse interessata a prendermi ed ho quasi pensato di lasciare il calcio. Il terzo anno è arrivato un allenatore che mi ha fatto giocare. Ho giocato 25 partite e ho conosciuto un altro tipo di calcio. Tatticamente gli italiani sono impressionanti”.
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Sognare Cerbo, almeno questo la società può farlo
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