VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: 1978/79, si lavora per il riscatto. Terzo posto finale dopo la beffa a Pisa

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foto Mimmo Rapisarda

Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 46/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1978-79 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).

Dopo la delusione dello spareggio perso l’anno precedente, la squadra viene affidata al nuovo mister Adelmo Capelli. Massimino evita di piangersi addosso e rilancia puntando all’immediato riscatto. Le uniche partenze importanti sono quelle di Righi e Spagnolo. Rosa integrata da due ritorni che sono quelli di Claudio Ciceri, indimenticato finalizzatore del torneo 1974-75, e Lorenzo Barlassina, il regista che era mancato nella precedente stagione. Il volto nuovo è quello di Aldo Raimondi, centrocampista prelevato dal Como.

Il Catania disputa il girone B della Serie C1, concludendo al terzo posto in classifica con 42 punti, alle spalle della coppia formata da Matera e Pisa che raccolgono 44 punti, entrambe quindi promosse in Serie B. Etnei sfortunati e beffati alla penultima giornata nello scontro diretto decisivo di Pisa, dove l’accoglienza è tutt’altro che ospitale: gli ultrà pisani assaltano l’albergo che ospita i rossazzurri nella notte che precede la partita ed il giorno dopo si rendono protagonisti di numerose aggressioni nei confronti dei supporter etnei, provocando decine di feriti. Nonostante il clima di tensione, la gara è equilibrata. Nel primo tempo Morra risponde all’iniziale vantaggio dei padroni di casa. Al minuto numero 79 arriva però la doccia fredda: l’attaccante Quarella approfitta di una disattenzione della difesa etnea e insacca il 2-1 che condanna i rossazzurri dopo una stagione vissuta comunque da protagonisti.

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