Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.
In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 42/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1974-75 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).
Dopo la retrocessione in terza serie ritorna presidente Angelo Massimino, sponsorizzato dal sindaco di Catania ed ex numero uno etneo Ignazio Marcoccio. Vuole cancellare l’onta appena subita ed ottenere una immediata risalita tra i cadetti. Sceglie di mettere in panchina l’amico Gennaro Rambone, che però dura fino a fine agosto, dopo la seconda partita di Coppa Italia di Serie C ad Acireale infatti lascia: al suo posto viene richiamato Egizio Rubino, già protagonista della promozione in Serie A del 1970.
Viene rinforzato l’attacco con l’arrivo dal Chieti di Claudio Ciceri che realizzerà 18 reti in campionato e sarà protagonista con Giampietro Spagnolo che arriverà a 20 centri, della cavalcata che riporterà il Catania in Serie B, dopo un solo anno di purgatorio. Serrato ed avvincente il confronto per tutto il campionato con il Bari per ottenere la promozione, che si risolverà nell’ultima partita di campionato a Torre del Greco, dove è necessaria la vittoria, tuttavia fino ad un quarto d’ora dal termine si è inchiodati sullo (0-0), poi finirà in gloria (0-3) per il tripudio dei tifosi etnei.
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