Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.
In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 40/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1972-73 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).
Angelo Massimino inizia la sua quarta stagione alla guida del Catania, in panchina siede ancora Carmelo Di Bella. E’ ancora Serie B. Dopo sette giornate però arriva una svolta societaria: il 31 ottobre 1972 gli azionisti, pescando dalla politica locale, eleggono un nuovo presidente, Salvatore Coco, il quale sostituisce Angelo Massimino. Il Cavaliere chiude così, dopo tre anni di alti e bassi, il suo primo ciclo. Il nuovo numero 1 del club viene affiancato dall’amministratore delegato Salvatore Costa.
Dopo una lunga militanza Baisi, Pereni e Bonfanti dicono addio alla gloriosa casacca rossazzurra, mentre giungono ai piedi dell’Etna il terzino Giovanni Simonini dal Modena, dalla Fiorentina arriva il difensore Pietro Ghedin, dal Vicenza l’ala Claudio Turchetto, dal Novara la punta Giovanni Picat Re, dal Pescara il centrocampista Valerio Majo.
Il bilancio del campionato etneo sarà di 43 punti frutto 14 partite vinte, 15 quelle perse, 9 i pareggi, con quinto posto finale (terza posizione nel girone d’andata). In attacco si ripete come l’anno precedente con 10 reti Francesconi, bene la difesa che con 20 reti subite risulta la migliore del campionato cadetto, torneo che promuove Genoa, Cesena e Foggia in Serie A.
Il portiere Rado, dopo aver scavalcato a inizio stagione la leggenda Fusco, il 17 dicembre 1972, in occasione di Catania-Cesena, raggiunge quota 237 presenze con la compagine etnea, superando Buzzacchera e diventando così il più presente di sempre: il primato (257 complessive, 240 solo in campionato) resisterà per un’intera decade.
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