Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.
In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania e del Calcio Catania SpA. Andiamo avanti con il 39/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1971-72 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).
Il Catania si ritrova in Serie B, dopo la parentesi della massima categoria. Per rinforzare l’organico arrivano in tre, dalla Sampdoria lo stopper Ubaldo Spanio e l’ala destra Fulvio Francesconi, dal Prato il terzino Carlo Guasti. Lasciano il club dell’Elefante Sergio Reggiani, l’attaccante Maurizio Cavazzoni ed il centrocampista Mauro Vaiani. La dirigenza punta sul nuovo timoniere “Todo” Calvanese promosso dalla “Primavera”, che però è senza autorizzazione federale, si rimedia con il tesseramento di Luigi Valsecchi.
Gli abbonamenti del Cibali vengono ribassati: 60.800 lire in tribuna A (scoperta); 42.800 lire in tribuna B e 22.800 lire in tribuna C. A metà ottobre dopo tre gare di campionato ritorna in panchina, fortemente voluto dal presidente Massimino, il gran visir del calcio catanese Carmelo Di Bella.
In campionato con 14 vittorie e 41 punti si raggiunge l’ottava posizione. Cannoniere di stagione Francesconi con dieci centri, uno in più di Bonfanti. Nota negativa le diverse gare interne giocate in campo neutro a causa dei ripetuti episodi di violenza di parte della tifoseria. Il torneo vedrà promosse in Serie A Ternana, Lazio e Palermo.
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