Continuano ad emergere indiscrezioni su gruppi e soggetti intenzioni a formalizzare nei prossimi giorni la manifestazione d’interesse, mentre si avvicina il 18 giugno, termine ultimo per presentare la propria domanda di partecipazione all’avviso pubblico del Comune. Qualcosa di concreto si muove, a differenza dei mesi scorsi in cui si registrava calma piatta con il solo Benedetto Mancini ad essersi fatto avanti, e gli esiti purtroppo li conosciamo.
Stavolta c’è un cauto ottimismo. Ma leggere anche di comunicati stampa inviati per errore o redatti con un linguaggio rivedibile, di numeri di fatturati “gonfiati” ad arte e quant’altro evidenzia la necessità di verificare con scrupolosa attenzione il contenuto delle manifestazioni d’interesse che perverranno a Palazzo degli Elefanti nei prossimi giorni. Basta chiacchiere e no ad avvoltoi, gente esclusivamente in cerca di visibilità o con risorse finanziarie esigue.
L’amministrazione comunale etnea ha preferito non affidarsi ad un organo di controllo esterno, puntando sulle competenze dell’attuale apparato amministrativo, che avrà la responsabilità di individuare la figura funzionale alle reali esigenze di una piazza che vuole ripartire. L’obiettivo deve essere quello di dare semaforo verde a chi davvero possiede le carte in regola per rilanciare il calcio cittadino tagliando radicalmente con il passato.
La Catania calcistica si gioca il futuro, di errori ne sono stati commessi a bizzeffe in questi anni. Ora, dopo tanti bocconi amari ingoiati e false speranze, davvero non si può più sbagliare. Ponendo basi importanti per un rilancio in grande stile dei colori rossazzurri come la piazza merita.
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