SCIBILIA: “Investimenti su stadio e Torre del Grifo. Tacopina, grandi meriti. Pellegrino…”

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L’advisor Dante Scibilia torna sulla operazione che ha portato il gruppo di Pelligra al timone del ‘nuovo’ Catania Calcio, ai microfoni di seried24.com:

“Il progetto di Pelligra? E’ ad ampio respiro. Concentrato sul gruppo della prima squadra che possa scalare tutte le categorie per arrivare in Serie A. Tutto ciò attraverso un percorso di crescita di tutto il movimento calcistico del territorio siciliano. Alla base del progetto ci sono i ragazzi del territorio, quindi un forte settore giovanile, portare i ragazzi in prima squadra.

Torre del Grifo? E’ un centro molto importante per la città e per i comuni etnei per favorire lo sviluppo di attività sportive, sociali e sanitarie. C’è un centro fisioterapico dove si possono svolgere attività per i disabili. Ci sono palestre, piscine e l’idea è di cercare di coinvolgere il più possibile i cittadini del territorio. Saranno ingenti le risorse per finanziare queste attività perché nelle prime annate ci sarà un passivo e poi quindi bisognerà fare degli investimenti importanti sia sullo stadio che su Torre del Grifo, che puntiamo ad acquisirlo.”

Uomini in società? Per ragioni di serietà non sveliamo nulla. Stiamo parlando con diverse persone. Vogliamo persone che abbiano competenze e professionalità, giovani con un target e figure under 45 che hanno voglia di crescere e mettersi in gioco e provenienti anche dal territorio siciliano e che hanno giocato a Catania. Cercheremo di creare questo mix.

Pellegrino come DS? Alcuni dipendenti della vecchia società li coinvolgeremo. Con le figure direttive se ne parlerà con Vincenzo Grella e faremo le nostre valutazioni. L’idea è di dare una ventata d’aria fresca con un gruppo nuovo di persone che dia stimoli importanti e divertenti. Non ci devono essere retaggi col passato.

Io credo che il sindaco abbia scelto noi perché è un progetto basato sulla città e non solo sulla squadra di calcio. Un investimento con opzione territoriale ma che secondo me parte prima da un aspetto emozionale ed emotivo. Cercheremo di arrivare in alto nel breve tempo possibile. Dipenderà da quanto saremo bravi e da quanta fortuna avremo. Non tutte le variabili sono controllabili. Il Bari ha dovuto fare due anni in C, il Parma ha faticato e oggi si trova in Serie B, il Monza ha avuto degli stop non previsti.

Tacopina? Lui ha creduto nel calcio a Catania prima di tutti. Grazie a lui si è provato a fare una operazione che non è andata in porto per altri motivi. Tutto questo mi ha coinvolto in prima persona e di conoscere e capire la città e acquisire la sensibilità su diverse tematiche che sono state fondamentali. Il capoluogo etneo ha grandi potenzialità e abbiamo fatto di tutto per investire qui. Chiaro che Joe Tacopina per me è stata una persona di riferimento. In questo periodo lui non ha mai abbandonato lo sguardo su Catania, nonostante l’operazione a Ferrara. Lui pur non potendo operare di persona ha cercato qualcuno che potesse essere interessato a rilevare il club. Credo che sicuramente abbia avuto dei grandi meriti in questo epilogo positivo”.

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