“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Può essere riassunto in questi termini il rapporto tra Dante Scibilia e la piazza di Catania. L’ex D.G. del Venezia ed attuale Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo alla SPAL è stato come folgorato da Catania, lavorando assiduamente nel corso di questi mesi per portare alle pendici dell’Etna un gruppo imprenditoriale forte che potesse rilanciare il calcio in città. Alla fine tutti gli sforzi profusi hanno permesso a Ross Pelligra di sbarcare in Sicilia e proprio Dante Scibilia è stato l’advisor e grande artefice dell’operazione.
Il frontman del gruppo italo-australiano si è rivelato di fondamentale importanza per il buon esito della trattativa visto che, come dichiarato dallo stesso Scibilia, “il tempo per trasformare una semplice idea stuzzicante in una proposta concreta e vincente è stato molto esiguo”. Se la “terra dei canguri” e la “Trinacria” adesso sono più vicine che mai il merito è soprattutto suo e della sua esperienza e conoscenza della piazza di Catania. Dante Scibilia infatti è il consulente e collaboratore fidato di Joe Tacopina, altro importante personaggio sbarcato, purtroppo solo di sfuggita, nella sponda orientale dell’Isola. L’avvocato italo-americano era atterrato in Sicilia con l’obiettivo di acquistare dalla SIGI il Calcio Catania 1946. Nonostante l’enorme massa debitoria, il gruppo di investitori che si celava dietro l’ex patron di Bologna e Venezia era disposto a puntare su Catania, a patto però che venissero risolte tutta una serie di problematiche, la più importante delle quali riguardava la riduzione (di circa la metà) del monte debitorio erariale e privato.
Senza questa condizione il rilancio del club non sarebbe potuto avvenire secondo forme e tempi previsti dallo stesso Tacopina. Nonostante un contratto preliminare siglato ed i buoni propositi, la SIGI non ottemperò alle richieste e così l’opportunità di cedere il club a Tacopina svanì definitivamente. Il Dr. Scibilia però ha avuto modo di visionare molto da vicino la città etnea, le strutture radicate nel territorio (su tutte ovviamente Torre del Grifo), comprendere l’enorme passione della gente e, soprattutto, le potenzialità economiche che questa piazza (regione) potrebbe garantire, se adeguatamente sfruttate.
Nonostante il tramontare della trattativa con la SIGI ed il fallimento della vecchia società, sia Tacopina (che insieme al suo gruppo ha successivamente acquisito la SPAL in Serie B) che lo stesso Scibilia non hanno mai smesso di pensare al Catania, cercando di stuzzicare qualche facoltoso imprenditore disposto ad investire in questa piazza. Alla fine entrambi hanno messo lo zampino affinché, dall’altra parte del mondo, un ricco impresario di origini siciliane potesse rilanciare il calcio catanese. A distanza di circa un anno e mezzo dalla firma del contratto preliminare tra SIGI e Tacopina, il matrimonio tra Dante Scibilia e la piazza di Catania può finalmente materializzarsi, stavolta non più a fianco di “Mr Joe” (al quale vanno comunque riconosciuti dei grossi meriti per l’epilogo positivo della vicenda) ma accanto a “Zio Saro” (come simpaticamente soprannominato dai catanesi) Pelligra, imprenditore capace di risvegliare l’entusiasmo e l’euforia del popolo rossazzurro.
Rimane da chiarire il ruolo che Dante Scibilia ricopriràall’interno della nuova società. Lui ha ribadito a più riprese la volontà di continuare l’avventura siciliana, a patto però di riuscire a conciliare anche la propria attività professionale (possiede una società di consulenza fiscale e contabilità a Venezia, oltre che essere operativo nella SPAL), quindi bisognerà capire come collimeranno questi fattori. Si preannuncia un ruolo di collegamento tra squadra e proprietà oltre che di supporto all’intero gruppo. “Nelle prossime 2-3 settimane riveleremo tutti i nomi che comporranno l’organigramma del Catania” ha chiosato Ross Pelligra nella conferenza stampa di presentazione alla città. Pertanto si dovrà attendere ancora un pò prima di conoscere nel dettaglio tutta la struttura societaria, ma Dante Scibilia continuerà a collaborare con la società etnea.
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