L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
L’ex portiere del Catania Roberto Sorrentino, che inevitabilmente ricorda il giorno della promozione in Serie A nel 1983, nel concedere un’intervista al quotidiano locale si sofferma anche sullo scenario attuale in casa rossazzurra:
“Promozione davanti a 40mila tifosi etnei a Roma? Dopo un attimo di smarrimento mi ritrovai circondato da dirigenti, compagni e tifosi che mi sollevarono sulle loro spalle per tutto il campo. Fu emozionante e vengono ancora i brividi a distanza di 40 anni, la tifoseria è sempre stata da Serie A. Quel che mi dispiace è che negli anni a venire non mi sia stata data la possibilità di dare un concreto aiuto al Catania. Se collaborassi adesso? Certamente ma l’importante è che si riparta subito”.
“La sparizione del Calcio Catania? Il dispiacere è stato enorme perchè io ho vissuto più di 5 anni nella città etnea ottenendo due promozioni, dalla C1 in B e in poi quella di cui abbiamo appena parlato. Credo e spero che l’amministrazione comunale sarà individuare un gruppo all’altezza della situazione con una proprietà avente basi ben solide, animata da tanta passione e cuore, con personaggi competenti e di un certo carisma, un piano di rilancio a lunga scadenza. Tenendo lontano avventurieri e gente inesperta. La Serie D? Ho allenano in D, rispetto al passato è più facile ma nasconde pur sempre insidie notevoli soprattutto al Sud”.
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