L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
Scrittore di tante opere che riguardano la storia rossazzurra e nipote di Angelo Massimino, Alessandro Russo parla della figura del presidentissimo, a cui verrà dedicata una mostra dall’11 al 28 giugno (==>> qui il link di riferimento). Spazio anche alla realtà di oggi in casa Catania, ricercando una nuova proprietà per ripartire:
“Il nonno era un uomo capace di tutto fuorchè arrendersi, un cittadino catanese platealmente contestato da tutti quando era in vita e ora invece rimpianto. Anche chi non si interessava di pallone ammirava il sentimento e gli ideali sinceri di un uomo che si spese tra la famiglia, il duro lavoro edilizio e l’amore per Catania fino alla sua morte tragica. In città gli è stato intitolato lo stadio, gli sono stati dedicati numerosi libri storici, tesi di laurea, un grande murale, presentazioni editoriali, dibattiti pubblici, trasmissioni radiofoniche, approfondimenti televisivi e altro ancora. Guidò con impronta incancellabile la società rossazzurra matricola 11700, da lui animata e finanziata in una epica vicenda: dalle polveri di vertenze e dure polemiche agli altari dei diseguali entusiasmi di una città intera”.
“Nuovo Catania? Non potevamo di certo prevedere la scomparsa del Catania ma visto quello che è accaduto voglio comunque essere fiducioso e spero tanto nella rinascita del club. Ci vuole però la collaborazione da parte di tutti. Fatico a credere che non ci sia qualcuno in grado di farsi artefice della rinascita del Catania, oltre alle risorse economiche occorrerà tanta passione, ma si deve far presto perchè quel disinteresse oggi in fase iniziali potrebbe allargarsi e trasformarsi in rassegnazione. Qualcuno dovrà pur farsi avanti. Noi famiglia Massimino seguiremo il club rossazzurro con l’amore di sempre”.
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