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“Lo faccio per la mia terra, per la mia famiglia. Lo faccio per i catanesi, popolo passionale come me”. E’ bastata una frase pronunciata in dialetto per trasformare il tormento in tormentone. Ross Pelligra, scelto dal Comune per far rinascere il calcio a Catania, ha spazzato via la concorrenza di altri quattro competitor ma soprattutto i timori di una città votata al calcio e che per 84 giorni ha vissuto l’incubo di una mancata rinascita. “Le mie origini non le ho mai rinnegate, sapevo che un giorno, dall’Australia, sarei tornato a casa – le parole di Pelligra riprese da La Gazzetta dello Sport – Sì, a Catania mi sento come a casa. I miei parenti sono di Solarino (Siracusa) e ho sempre guardato alla Sicilia come alla terra in cui sarei rientrato per far felice il mio popolo. Il Catania? Ho pensato a mio nonno, lo faccio per la storia della mia famiglia perché ho voglia di vivere un periodo dell’anno qui. Comprerò casa a Catania, ho voglia di conoscere ancora meglio una città che mi ha stregato. Anche a distanza”.
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