L’ex Presidente del Catania Riccardo Gaucci torna sulla decisione di fare un passo indietro relativamente alla possibilità di partecipare alla manifestazione d’interesse per il rilancio del calcio a Catania, ai microfoni di QdS.it:
“Sedendoci a tavolino e valutando concretamente la situazione alcuni dei soci che avrebbero potuto partecipare a questa iniziativa imprenditoriale hanno espresso dei dubbi. E in particolar modo relativamente alla possibilità che non arrivi subito una promozione in Serie B dalla terza serie. Infatti abbiamo studiato un business plan prevedendo dei costi di 3 milioni di euro per la prima stagione tra l’acquisizione del titolo e la costruzione della squadra per vincere la Serie D e poi un altro anno di Serie C a vincere con ulteriori 5 milioni circa. La mancata certezza però sul successo di un campionato professionistico di Serie C ci ha indotto a riflettere sulle risorse che si sarebbero andate a sommare visto e considerato che in C non ci sono molti introiti per le società. Mi dispiace molto ma devo dire con estrema correttezza che non ha senso perdere la faccia con una città con cui si è legati. Questa iniziativa imprenditoriale non era una cosa da fare per forza ma solo se c’erano i presupposti. Sappiamo che la crisi in Italia si fa sentire e gestire il calcio con i costi che ha attualmente per gli investitori italiani è sempre più difficile. Confido comunque che il Catania possa andare dopo giorno 18 in mani sapienti”.
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